by Sergio Segio | 12 Marzo 2013 14:45
Guida all’informazione sociale/RsROMA – Milano supera Roma per beni confiscati nella propria città piazzandosi al secondo posto in Italia, dopo Palermo. È quanto emerge dall’analisi dei dati forniti dall’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata[1]. Dagli ultimi aggiornamenti dei database dell’agenzia, infatti, si nota come nel comune di Milano i beni confiscati siano superiori, anche se di poco, a quelli della capitale: nella città lombarda ad oggi sono stati confiscati 230 immobili e 110 aziende, contro i 225 immobili e le 110 aziende di Roma. Al primo posto, irraggiungibile, Palermo con 1.945 immobili e 272 aziende confiscate sul territorio del proprio comune, quarto posto per Reggio Calabria con 250 immobili e 37 aziende. Milano sale in classifica anche per quanto riguarda la provincia, passando dalla quinta posizione alla quarta superando Catania. Nel territorio provinciale del capoluogo lombardo sono stati confiscati 561 immobili e 147 aziende. A Catania, invece, 537 immobili e 92 aziende. Un quarto posto dopo le province di Palermo (3.243 immobili e 394 aziende confiscate), Reggio Calabria (1.095 immobili e 108 aziende) e Napoli (891 immobili e 180 aziende).
Se Roma viene superata da Milano, il Lazio fa registrare un aumento di aziende confiscate tale da superare in classifica la regione Puglia e piazzandosi al quinto posto con 140 aziende sottratte alla criminalità . Al primo posto sempre la Sicilia, con 623 aziende, poi la Campania con 347, la Lombardia con 223, la Calabria con 161. In Puglia sono 131 aziende confiscate. Per quanto riguarda gli immobili, dopo Sicilia (con 4.892 beni confiscati), Calabria (con 1.650 immobili) e Campania (con 1.571), troviamo la Puglia con 995 immobili confiscati, la Lombardia con 963 e il Lazio con 505 immobili tolti alle mafie. (ga)
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