Allarme Ogm, i semi della discordia a rischio estremismo
Egregi Ministri, nell’eventualità che il Presidente del Consiglio Mario Monti non Vi abbia segnalato la grave situazione che rischia di compromettere l’integrità del sistema agricolo-ambientale del nostro Paese, sulla quale lo abbiamo tempestivamente informato senza ottenere alcuna riposta, inoltriamo anche a Voi tale segnalazione.
Sul sito www.movimentolibertario.com, il titolare del «Movimento Libertario» Leonardo Facco ha dato notizia, il 28 settembre scorso, che, su sua iniziativa, «sono arrivati e sono stati stoccati in diversi magazzini di Lombardia, Veneto, Emilia e Friuli, 52.000 sacchi di sementi di mais MON810», sufficienti a «coltivare 32.000 ettari», dato che il totale dei semi transgenici ammonta a «2 miliardi e 600 milioni».
Aggiunge inoltre: «Consegneremo i semi la primavera prossima a tutti coloro che ci hanno fatto richiesta, che per ovvi motivi rimarranno anonimi».
È evidente che se il progetto del Movimento Libertario dovesse trovare attuazione, assisteremmo alla immissione fraudolenta e, per la prima volta, massiccia, di Ogm in Italia, con il possibile inquinamento genetico delle varietà autorizzate.
Converrete che tale situazione riveste carattere di gravità e urgenza e richiede l’intervento immediato di ciascuna delle Vostre competenze.
I governi precedenti non hanno preso alcuna iniziativa concreta per risolvere una volta per tutte la questione della coltivazione degli organismi geneticamente modificati nel nostro Paese, lasciando un vacuum normativo che ha legittimato il ricorso al Tar di quanti intendevano coltivare piante transgeniche. D’altro canto la sentenza della Corte di giustizia europea di alcuni mesi fa ha messo in evidenza l’impossibilità di vietare gli Ogm sulla base delle motivazioni addotte dall’Italia, ovvero l’assenza dei piani di coesistenza.
È arrivato dunque il momento che l’Italia ricorra all’unico strumento legislativo in grado di risolvere la questione, cioè la clausola di salvaguardia, a sostegno della quale esiste una ormai ampia letteratura scientifica che tanto gli istituti di ricerca del Ministero dell’agricoltura, quanto le Università competenti e la stessa Fondazione Diritti Genetici sono in grado di fornire.
L’iniziativa del Movimento in questione, che intende imporre la coltivazione di Ogm in Italia nonostante la contrarietà della maggior parte della popolazione e di tutte le Regioni italiane, nasce da questo vuoto normativo e rischia di trasformarsi in un atto illegale assolutamente ingiustificabile, che potrebbe anche indurre chi è contrario agli Ogm a compiere atti di estremismo.
Noi siamo contrari ad ogni atto di illegalità , sia dall’una che dall’altra parte, e per questo chiediamo alla politica di fare semplicemente il proprio dovere: decidere.
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