Volkswagen, assegno da 7200 euro per i 100 mila dipendenti tedeschi
BERLINO — La scalata di Volkswagen ai primati mondiali non conosce sosta, in nessun campo, meno che mai nel campo della gratifica dei dipendenti in nome della cogestione e della concertazione, valori costitutivi della democrazia tedesca. Il colosso multimarchi tedesco e globale dell’automobile ha annunciato ieri che i suoi centomila addetti in Germania riceveranno ciascuno un premio di 7200 euro lordi per i risultati del gruppo nel 2012. E’ una bella somma, anche al netto dell’inevitabile, severo prelievo del fisco tedesco. Ed è una somma di poco inferiore ai 7500 euro di premio individuale pagati dal gigante ai suoi “Cipputi felici” l’anno scorso per i risultati
del 2011.
«Nel comparto auto europeo e mondiale molti si battono per sopravvivere, da noi in Volkswagen anche grazie alla concertazione e al coinvolgimento di noi operai abbiamo ottenuto risultati positivi nonostante la crisi delle vendite nell’Europa occidentale e meridionale», ha commentato a caldo il potente Bernd Osterloh, capo dei consigli di fabbrica del gruppo, ovviamente targato IgMetall, cioè esponente della centrale dei metalmeccanici tedeschi ritenuta il più forte sindacato del mondo.
La settimana scorsa, Volkswagen aveva del resto annunciato i suoi dati provvisori per l’esercizio 2012: utili saliti a 15,8 miliardi di euro, il miglior risultato in assoluto nella storia postbellica di tutti i magnifici trenta, cioè tutte le grandi aziende del made in Germany quotate al Dax, l’indice della Borsa di Francoforte. E per la prima volta nella sua storia, Vw ha venduto in tutto il mondo oltre otto milioni di auto accelerando sui 10. Resta numero tre nel mondo dopo Toyota e General Motors, ma si sente sempre più in corsia di sorpasso, decisa a superare i due concorrenti se possibile prima del traguardo del 2018, che i tedeschi stessi si sono posti. Volano le vendite in Nordamerica, Cina, Europa centroorientale, Brasile e nel resto dei paesi Brics (Brasile Russia India Cina Sudafrica) compensando la crisi del mercato dell’eurozona.
L’amministratore delegato del gruppo, Martin Winterkorn, resta il manager meglio pagato in Germania ma ha chiesto e ottenuto di ridurre la sua retribuzione dai 17,5 milioni ricevuti per il 2011 a 14,5 per il 2012. Un contributo importante al successo Vw viene dal marchio delle supersportive Porsche: la casa di Zuffenhausen ha annunciato tremila assunzioni, un miliardo di investimenti, e un aumento delle vendite fino a quota 140mila auto consegnate. Soprattutto in Cina e Usa, ovviamente.
Related Articles
Una crisi transatlantica
Di fronte allo scontro istituzionale sull’innalzamento del tetto del debito federale Usa non è possibile evitare una fastidiosa impressione di déjà vu, almeno per chi segue da decenni la politica americana. Infatti la storia sembra ripetersi, con minime varianti. Nel 1992 Bill Clinton vinse le presidenziali dopo 12 anni di incontrastato regno repubblicano.
Spunta l’addizionale Irpef sull’aliquota più alta
Verso un concordato da 5 miliardi. Napolitano: abbattere il debito e misure per la crescita La manovra. Oggi vertice al Tesoro per fare il punto sugli interventi a favore dello sviluppo
Il pm: «In quei capannoni una politica suicida»