by Sergio Segio | 11 Febbraio 2013 11:28
MILANO – “Dobbiamo fermare la macchina che produce povertà e il primo passo è riconoscere che nella nostra società non c’è giustizia”: Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ha visitato oggi il Rifugio per senza dimora della Caritas Ambrosiana alla Stazione centrale di Milano. Nella struttura, posta sotto i binari dove c’era una volta il centro di accoglienza di Fratel Ettore, nel 2012 sono stati ospitati 250 uomini, di cui solo uno su tre è italiano. “Ad Atene ho visto laureati rovistare nella spazzatura in cerca di cibo -ha raccontato Schulz- e a Berlino greci ricchi che compravano case. Dobbiamo creare più giustizia sia tra gli Stati che tra gli strati delle società “. Alla visita del presidente Shulz era presente anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
In Lombardia ci sono circa 16 mila senza dimora, di cui quasi 10 mila a Milano. “Nella Costituzione tedesca al primo articolo c’è scritto che la dignità dell’uomo è intoccabile -ha aggiunto il presidente del Parlamento Ue-. Ma poi durante la dittatura (nazista, ndr) è stato detto che era lo Stato a stabilire che cosa fosse la dignità e che riguardava solo i tedeschi. Se si ragiona così si crea poi Auschwitz. La dignità deve essere il frutto del rispetto di ogni persona. E il rispetto inizia nella vita quotidiana. Non si deve accettare tutto, ma rispettare tutti”.
Il 71% degli ospiti del Rifugio Caritas è disoccupato e il 39,4% ha tra i 26 e i 45 anni. “A volte basta veramente poco, la perdita del lavoro o una separazione, per cadere in una situazione di grave povertà “, ha detto don Roberto Davanzo, direttore di Caritas presentando le attività svolte all’interno del Rifugio, dove non viene solo offerto un letto e un pasto caldo, ma opportunità di studio, formazione e accompagnamento per ricostruirsi una vita.
È intervenuto anche Jorge Nuno Mayer, segretario generale di Caritas Europa: “Nel vecchio continente ci sono 120 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà . Il 17 febbraio presenteremo al Parlamento europeo un dossier sulle conseguenze delle misure di austerità adottate dai governi di Grecia, Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda”. (dp)
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