Perché è difficile l’intesa con Berna

Loading


L’idea dell’ex premier di finanziare la sua promessa con gli introiti di un patto con la Svizzera, ancora da firmare, non lascia altre possibilità . Proviamo a riassumere. Da mesi l’accordo con Berna per il rimpatrio dei capitali italiani nascosti al Fisco sembra imminente. A sentire Berlusconi, produrrebbe gran parte delle risorse per rimborsare l’Imu. Ma da mesi la firma continua a slittare. Perché? Non che gli elvetici non abbiano interesse a concludere l’accordo. Dopo i patti con Londra e Vienna, la Svizzera intende mostrare che fa sul serio nel rispetto della convivenza (fiscale) fra Paesi. Eppure resta un aspetto sul quale gli elvetici non sembrano pronti a un passo indietro: il segreto bancario. Fino a oggi l’accordo con l’Italia non si è fatto perché le richieste di trasparenza avanzate dal governo Monti non hanno fatto breccia. Vista dall’Italia, un’insistenza del genere è inevitabile.
L’intero Paese sta cercando di mettersi sulla rotta dell’emersione delle transazioni nascoste, condizione necessaria a rendere sostenibile il debito. Concludere un accordo con la Svizzera garantendo l’anonimato a chi ha qualcosa da nascondere di fatto incoraggerebbe certi italiani a spostare i loro averi da qui a lì. Alla fine, significa depauperare la base fiscale del Paese a danno di chi non può o non vuole sottrarsi.
 È qui che Svizzera e Italia non si sono intese, finora. Magari ora un nuovo governo ispirato da Berlusconi può anche provare a rimuovere l’ostacolo. Il prossimo esecutivo potrebbe aver bisogno urgente dei nuovi fondi scudati per rimborsare l’Imu, dunque potrebbe rinunciare a pretendere trasparenza. La vicenda del Monte dei Paschi, solo l’ultima in ordine di tempo, non deve aver proprio insegnato niente.
I coni d’ombra sono il modo migliore per produrre rendite parassitarie di ogni tipo: le stesse che i cittadini finiscono invariabilmente per pagar caro, perché aumentano il debito e aggravano la paralisi dell’economia. La disoccupazione e gli aumenti delle tasse nascono da lì. C’è poi un dettaglio: il gettito dell’Imu nel 2012 è stato di 24 miliardi. Improbabile che i fondi recuperabili dalla Svizzera bastino a coprire una somma del genere, anche solo per un anno. Ma queste sono miserie contabili da lasciare ad altri: quelli che, se certe idee diventassero realtà , dovrebbero (fra non molto) ripianare un altro buco.


Related Articles

Rimborsi, la maggioranza trova l’intesa

Loading

Stretta sui bilanci, slitta la tranche da 100 milioni. Oggi i segretari da Monti

Il revival feudale della democrazia

Loading

CHI eserciterà  il potere sulla nostra lacerata penisola, sempre meno essenziale negli equilibri mondiali, man mano che la ricchezza si sposta altrove?

Appello della Cei: «Non bisogna farsi ingannare dagli imbonitori»

Loading

ROMA — La Chiesa italiana non dirà  esplicitamente chi votare, però traccia l’identikit di chi evitare: «Bisogna scegliere il meglio possibile concretamente, senza farsi ingannare da imbonitori di ogni sorta», ha suggerito ieri monsignor Mariano Crociata, segretario generale e quindi «numero due» della Cei, a conclusione del consiglio permanente dei vescovi.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment