Sta per cadere l’ultimo tabù. La sede non più a Siena 0

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 Saranno dimezzati i posti nel consiglio per Comune e Provincia. Nuove cessioni

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Quell’invito del Fondo sui nuovi Controlli anti-Banchieri 0

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Fraudolenti Era il 2011, erano i mesi in cui, a Siena, nella banca di Rocca Salimbeni, era partito il secondo ciclo di ispezioni della Banca d’Italia, firmate, come ha egli stesso ricordato a Francoforte, dall’allora governatore, Mario Draghi.

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Draghi: ho firmato io le ispezioni Mps 0

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Il presidente Bce: Bankitalia è stata tempestiva, più poteri per cacciare i manager «Molte voci sono rumor da campagna elettorale». «Vigiliamo sull’euro troppo forte»

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«Nepotismo»: la precaria (pd) contro la figlia di Ichino 0

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ROMA — Alla fine Pier Luigi Bersani le va incontro e l’abbraccia, commosso. Chiara Di Domenico, 36 anni, chiamata da Fausto Raciti, ha appena finito di scuotere per otto minuti la platea democratica: «La verità  è scandalosa, ma lo status quo è osceno». L’oscenità , racconta con la passione di chi la vive ogni giorno sulla sua pelle, è nella vita dei precari come lei. Una carriera nell’editoria — da Passigli a Gaffi, da Fernandel a Nottetempo — fino ad approdare con contratto a progetto nell’ufficio stampa della casa editrice l’Orma. Ma l’oscenità , dice, è anche nel nepotismo: «Sono stanca di vedere assunti i “figli di”. Faccio i nomi: Giulia Ichino, assunta a 23 anni alla Mondadori».

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La fiera delle promesse mette a nudo una deriva demagogica 0

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Comincia ad affiorare una punta evidente di fastidio per le promesse irrealizzabili offerte dai leader politici in questa campagna elettorale. Non c’è più soltanto una reazione di scetticismo, ma quasi di ripulsa nei confronti di scenari rosei totalmente avulsi da qualsiasi prospettiva credibile. Lo scarto fra il paradiso additato agli elettori, e il duro purgatorio di una realtà  italiana ed europea segnate dalla crisi economica, è troppo vistoso.

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I numeri del Cavaliere e l’ascesa dei 5 Stelle 0

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 «Il Grillo canta sempre al tramonto» è il titolo del nuovo pamphlet che Beppe Grillo ha scritto con Dario Fo e Gianroberto Casaleggio. Titolo evocativo da molti punti di vista. Si potrebbe dire che Beppe Grillo canta al tramonto della Seconda Repubblica. Oppure che sta crescendo a dismisura nei consensi, adesso, verso la fine della campagna elettorale. Comunque la si vuole vedere il dato è incontestabile.

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Il centrodestra cresce ma è sotto di oltre 7 punti 0

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La coalizione di Berlusconi al 29,7%, centrosinistra al 37,2 Senato, risultato ancora incerto in Lombardia e Sicilia

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Sanità , ecco il libro nero 0

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Presentato il rapporto finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sullo stato del sistema sanitario nazionale. Fotografia di un Paese in cui non tutti i malati sono uguali, gli ospedali insicuri e i soldi buttati sempre troppi

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Consiglio europeo: Il rituale del bilancio 0

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I negoziati sul budget Ue prevedono sempre uno scontro iniziale e un accordo al ribasso. Per evitare che i fondi necessari allo sviluppo siano sempre penalizzati, il Parlamento e i cittadini devono alzare la voce.

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La crisi di governo in Tunisia 0

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La crisi di governo in Tunisia

Dopo l’assassinio del leader di sinistra Chokri Belaà¯d, il primo ministro Jebali ha annunciato le dimissioni e la formazione di un governo tecnico

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Zero Dark Thirty. Kathryn Bigelow, Slavoj Žižek e la banalità  della tortura 0

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Il lato normalizzatore della tortura

È da oggi in programmazione nelle sale italiane Zero Dark Thirty, il film che narra il decennio di caccia a Osama bin Laden, dall’attentato alle Twin Towers fino all’omicidio dello sceicco in Pakistan.

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C’è un’Europa che vive dietro le sbarre: il monitoraggio dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione 0

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Presentato a Roma da Antigone l’Osservatorio europeo. Otto i Paesi coinvolti: Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Spagna, Regno Unito. In Italia oltre il 40 per cento della popolazione detenuta si trova in custodia cautelare

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Più detenuti nel Regno Unito, in Italia il maggior indice di sovraffollamento 0

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I dati del monitoraggio dell’Osservatorio europeo sulle condizioni di detenzione. In Italia 139,7 detenuti ogni 100 posti. La percentuale di donne detenute è compresa tra il 3 per cento della Polonia e l’8 per cento della Spagna. Stranieri, Grecia al top

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“Elettroshock per 1400 pazienti dal 2008 al 2010” 0

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Il dato fornito dalla Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale durante la presentazione in Senato della relazione finale. Il presidente Marino: “Sono 91 le strutture che ancora eseguono questa terapia”

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IL «PROFETA» BELAID 0

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Chokri Belaid, avvocato, era una figura carismatica dell’opposizione di sinistra. Chi scrive ha avuto l’onore di conoscerlo in occasione dell’assemblea del 24 aprile 2011, nel Palazzo dei Congressi di Tunisi, quella che sancì l’unificazione tra le due formazioni, che si definiscono marxiste-leniniste e panarabiste, nate dalle lotte degli anni ’70: l’Mpd (Movimento dei patrioti democratici) e il Ptpdt (Partito del lavoro, patriottico e democratico).

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Il grido del Colle e la muta politica 0

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L’abnormità  in Italia è diventata consuetudine: il nuovo grido di sdegno del presidente della Repubblica rispetto al carcere, alla sua materialità , al modello di sanzione penale che in essa s’invera, al di là  di ogni posizione teorica da determina sbrigativi consensi, qualche dichiarazione d’intenti e scarsa azione conseguente. Eppure non è usuale nel resto d’Europa che la denuncia di una situazione in contrasto con i valori costituzionali venga da chi rappresenta il riconoscersi del paese nella sua Carta e che di essa è il garante.

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«Testimonianza preziosa Ora non resti inascoltata» 0

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Il sindaco: ha riacceso i riflettori su un problema sociale

Una visita «storica». Un segnale importante per la città . Una speranza per un’emergenza senza fine. La visita del presidente Giorgio Napolitano riporta per un giorno al centro del dibattito politico (ed elettorale) la questione delle carceri.

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Ambrosoli: carceri dimenticate E Maroni vuole rimpatriare gli stranieri con pene da scontare 0

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Pisapia: mai più condanne dalla Corte Europea

TRA gli applausi dei detenuti e le strette di mano tra le sbarre, la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la prima di un capo dello Stato a San Vittore, assomiglia anche a un rammarico e a un rimpianto: «Ho più volte, anche molto di recente, colto ogni occasione per denunciare l’insostenibilità  della condizione delle carceri — ha confidato il Presidente — Avrei auspicato che quegli appelli fossero stati accolti in maniera maggiore». Una denuncia che è anche un auspicio per chi arriverà  al suo posto: «Confido che la mia testimonianza e le mie parole possano essere raccolte da chi mi succederà  e da tutte le istituzioni rappresentative, a cominciare dal nuovo Parlamento ».

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