Truffe, ruberie e sprechi danni per 300 milioni l’anno 0

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 La Corte dei Conti: sotto accusa anche il ponte di Calatrava   

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Miss 007 0

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La nuova arma dei servizi segreti sono le donne. Che ormai superano il 40% degli agenti della Cia. E spesso sono decisive. Come nella cattura di Bin Laden

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Quei contatti segreti dietro la svolta storica 0

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All’inizio del 1971, nessuno in America avrebbe immaginato che sarebbe stato l’anno del disgelo con la Cina. L’attenzione popolare si concentrava sulla guerra del Vietnam, contro cui stava esplodendo la protesta, e sugli sbarchi degli astronauti sulla luna, tre sino ad allora. Ancora più dell’Urss, la Cina era il nemico, «la red menace» (la minaccia rossa) da tenere fuori delle Nazioni Unite.

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Addio al campione di ping pong che avviò il disgelo fra Cina e Usa 0

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Dalla «diplomazia del tennis da tavolo» alla visita di Nixon a Pechino

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Caso Petraeus, fu un complotto della Cia? 0

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Da Washington a Bengasi: trame sospette alle spalle del generale

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Mps, verifiche su bilanci e consiglieri 0

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Indagini sui conti 2009. I dubbi di Caltagirone sulla cedola da un centesimo

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Pisapia «amareggiato» per l’allarme Usa 0

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Il sindaco: «Metropoli insicura? Attendo chiarimenti». E il console ridimensiona

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Cavaliere-Santoro, i più amati dall’Auditel 0

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 Boom di spettatori per il capo del Pdl. Il meno «telegenico» è Bersani

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Il Pd infastidito dalle condizioni di Monti 0

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ROMA — Il «no» di Monti al voto disgiunto in Lombardia era largamente atteso nel Partito democratico. Nessuno si faceva illusioni a proposito. Così come tutti davano per scontata l’irritazione del premier di fronte al pressing del centrosinistra per convincere una fetta di moderati ad abbandonare Gabriele Albertini per indicare Umberto Ambrosoli: «Questa è tutta un’operazione messa in atto dal Pd per tentare di dividerci», si è lamentato il Professore con i suoi.

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Monti, sfida finale ai rivali «Non manterranno nulla» 0

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Replica a Pd e Pdl: infantile il giudizio sul vertice europeo

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QUANTO È DIFFICILE VALUTARE I DOCENTI 0

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L’intervento/ Una nota ministeriale autorizza a non tener conto dei criteri “produttivi”

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Sono dunque penso 0

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ECCO COME SCHELLING HA RINNEGATO GLI IDEALISTI Diversi saggi ricostruiscono la svolta nel pensiero del filosofo tedesco avvenuta negli anni della vecchiaia

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FELICI QUANTO BASTA 0

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In un libro l’economista critica la cultura materialista del consumo. Cosa porta anche i benestanti a non accontentarsi di ciò che hanno. Skidelsky: “Il denaro ci nasconde il segreto della buona vita”    

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Myanmar: continua la fuga della minoranza musulmana 0

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   Foto: Asianews.it

Il Myanmar è composto da un caleidoscopio di oltre 135 minoranze etniche che ha sempre avuto difficoltà  a far convivere. In particolare, secondo Amnesty International, “i Rohingya, sotto la Giunta militare birmana, sono stati vittime di numerosi soprusi e violazioni dei diritti umani, tanto che tuttora ancora 20.000 Rohingya vivono in campi profughi nel Bangladesh da quando nel 1978 in 200.000 fuggirono dalla Birmania”.

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LA POLITICA, MERCE FITTIZIA 0

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Kar Polanyi , nel noto saggio «La grande trasformazione» spiegava l’avvento del mercato autoregolato come il frutto di una trasformazione in merce di tre fattori: il lavoro, la terra e la moneta. Nessuno dei tre, diceva Polanyi, è stato prodotto dall’uomo: «il lavoro è soltanto un altro nome per un’attività  umana che si accompagna alla vita stessa la quale a sua volta non è prodotta per essere venduta(…) la terra è soltanto un altro nome per la natura che non è prodotta dall’uomo, la moneta infine è soltanto un simbolo del potere d’acquisto».

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L’EURO DEBOLE SALVA ITALIA 0

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   PER sopravvivere sui mercati mondiali il made in Italy ha urgente bisogno di un euro più debole: è ormai assodato anche a Wall Street. La moneta unica dovrebbe scendere a quota 1,19 sul dollaro, perché l’industria italiana abbia una chance di riprendersi. Occorre cioè una svalutazione di oltre il 10% rispetto ai livelli attuali. È la conclusione di uno studio sulla competitività  dei sistemi paesi, realizzato da Morgan Stanley Research. Quest’analisi “simula” il rapporto di cambio euro-dollaro che ci sarebbe per ciascun paese preso separatamente.

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LA SCELTA DEI LOMBARDI 0

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 I LOMBARDI perbene che temono ancora il centrosinistra, anche quello bonaccione del Pd, hanno trovato in Mario Monti e nella sua lista un rifugio di centrodestra professorale, signorile, rigoroso e (per ora) onesto. Un rifugio che li ha liberati dal fastidio, se non addirittura dalla vergogna, di doversi umiliare nel solo centrodestra prima disponibile, quello horror berlusconiano.

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Posti di lavoro e Innovare è l’ora dell’Industrial Compact 0

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 Dopo il fiscal compact sarebbe arrivata l’ora di un industrial compact, di un pacchetto di misure che abbia al centro la salvaguardia e il rilancio dell’industria europea. A immettere nell’agenda della campagna elettorale italiana quest’ipotesi è stato il sottosegretario agli Esteri del governo Monti, Marta Dassù, in occasione di un confronto pubblico a Milano con il presidente dell’Europarlamento, il tedesco Martin Schulz.

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