Obama spara (al piattello) Un segnale di distensione

by Sergio Segio | 3 Febbraio 2013 8:44

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Una confessione che ha lasciato qualcuno perplesso, se non scettico. Possibile? Obama con il fucile in mano non ce lo vediamo, hanno detto. Alla fine la Casa Bianca ha risposto con la prova: una foto. L’immagine diffusa dall’ufficio stampa (qui sotto) non dovrebbe lasciare dubbi. Il presidente vi appare mentre apre il fuoco. Porta gli occhiali di protezione, le cuffie per il rumore. La foto è stata scattata l’estate scorsa quando Obama e la famiglia hanno passato qualche giorno nel complesso di Camp David, dotato di un piccolo poligono per il tiro al piattello. Un passatempo condiviso da Obama con gli ospiti. La storia fa notizia perché siamo in piena campagna sul controllo delle armi, con il presidente deciso a imporre restrizioni sui maxi-caricatori e fucili che somigliano a quelli militari. La confessione di Obama e la foto con la doppietta vogliono essere un segnale distensivo nei confronti di tanti appassionati. Vedete — è il messaggio — anch’io sparo, non ho alcuna intenzione di privarvi del vostro hobby e di violare i diritti. Del resto Obama, sempre nell’intervista, ha espresso «profondo rispetto per la caccia che ha le sue radici nella storia del nostro Paese». L’obiettivo della Casa Bianca sono quelle armi che possono permettere un alto volume di fuoco e che sono state usate in molte stragi. Su tutte l’ormai famoso Bushmaster. Il piano presidenziale ha messo in allarme i patiti dei fucili. C’è stata una corsa agli acquisti, con casi di accaparramento. Il prezzo di alcune armi è salito, così come quello dei maxi-caricatori. I supermarket Walmart sono stati costretti a razionare la vendita di cartucce. In molti negozi della catena è stata introdotta la regola che una persona può acquistare «solo» tre scatole di munizioni al giorno. E a qualcuno non bastano.

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