Napolitano visita San Vittore: la prima volta di un presidente
L’atterraggio di Napolitano a Milano è atteso per le 11 e il presidente si dirigerà direttamente a San Vittore dove arriverà mezz’ora dopo. Le ragioni della visita — naturalmente legate alla grave situazione delle carceri italiane il cui sovraffollamento (quasi 66 mila detenuti per 47 mila posti) è solo uno degli aspetti critici — rappresentano anche una testimonianza in sé: di qui la scelta di un istituto-simbolo come quello di Piazza Filangieri.
E infatti il capo dello Stato troverà ad aspettarlo, fuori dal portone, numerosi rappresentanti di gruppi e associazioni che contano sulla sua presenza per moltiplicare la visibilità dei loro appelli. Tra loro don Virginio Colmegna, da due giorni in digiuno accanto ai promotori della campagna «Carcere diritti e dignità ». Ci saranno inoltre Sergio Segio e Sergio Cusani, che a Napolitano hanno scritto una lunga lettera aperta invocando «un soprassalto di iniziativa a livello sociale e politico prima che il disagio sfoci in tragedia». L’ex leader di Prima linea e l’ex imputato-simbolo di Tangentopoli, oggi impegnati entrambi nel sociale, ricordano come in soli vent’anni il numero dei detenuti sia passato da 53 a 113 per ogni 100 mila abitanti: «Bisogna far qualcosa presto — scrivono — perché il tempo sta per scadere». L’europarlamentare leghista Matteo Salvini ne butta lì una: «Cogliamo l’occasione della presenza di Napolitano a Milano per rilanciare a tutte le forze politiche la proposta che gli stranieri vadano a scontare le condanne nei loro Paesi d’origine». Salvini riprende anche, a proposito di San Vittore, un vecchio tema che non si sentiva da tempo: «Spostiamolo fuori città ».
Al termine della visita, durante la quale incontrerà detenuti, personale e volontari, il presidente si ritirerà in Prefettura sino alle cinque del pomeriggio, quando andrà all’Ispi per tenere una prolusione su «L’Italia e la politica internazionale». In questa occasione saranno ricordati gli ottanta anni di attività dell’Istituto fondato nel 1934 da Leopoldo Pirelli. La giornata si concluderà con una cena riservata. Il presidente, come si è detto, rientrerà a Roma domattina.
Paolo Foschini
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