L’Europa vola sul nEUROn

by Sergio Segio | 26 Febbraio 2013 13:13

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Questi e altri droni vengono sempre più impiegati nelle «guerre coperte» in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Yemen, Somalia, Libia e altrove. Per sostenere l’operazione militare francese in Mali, viene ora installata in Niger una base di droni Usa, che si aggiunge a quelle già  operative in Etiopia e in altri paesi africani. La U.S. Air Force sta addestrando più «piloti remoti» per i droni che piloti di cacciabombardieri. Non mancano però i problemi: i piloti alla consolle non rischiano la vita, ma sono soggetti a forte stress che, secondo uno studio del Pentagono, provoca in molti casi ansia e depressione. La guerra evidentemente deprime, anche quando si uccide premendo un pulsante a 10mila km di distanza. Tali problemi saranno però tra non molto superati: si stanno sperimentando velivoli completamente robotizzati, come l’X-37B della U.S. Air Force, che possono fare a meno anche dei piloti alla consolle.
 Tra questi velivoli non pilotati da combattimento si distingue il nEUROn, nato da un programma europeo guidato dalla francese Dassault, al quale partecipa l’Alenia Aermacchi come primo partner industriale, con una quota del 22% anche dei costi (quantificati nella fase iniziale in 400 milioni di euro). Partecipa al programma, con Alenia Aermacchi come capofila nazionale, un gruppo di società  italiane tra cui la Selex Galileo (Finmeccanica). Il prototipo del nEUROn (al cui sviluppo partecipano anche Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera) ha già  effettuato il primo volo.
Ora, per circa due anni, sarà  sottoposto a un intenso programma di test, anche a Decimomannu, per verificare la sua capacità  stealth (invisibilità  ai radar) e quella di lancio di missili e bombe a guida laser dal vano di carico interno, con un sistema «intelligente» progettato dall’Alenia che «effettuerà  automaticamente il riconoscimento del bersaglio». Una volta immessi i dati della missione, sarà  l’intelligenza artificiale del nEUROn a guidare il velivolo sull’obiettivo. In completo silenzio radio e con la possibilità  di controllare una intera squadra d’attacco di nEUROn in modo automatico dai caccia di ultima generazione. In tal modo, nel 21° secolo, la guerra imperialista diventa automatizzata e invisibile. Così che i parlamentari, che con voto bipartisan sostengono tale politica, possano presentarsi ancora con il volto della democrazia.

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