La montiana Borletti e il «sì» ad Ambrosoli «Lega vero nemico»

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L’ex sindaco, che in due circostanze diverse ha avuto l’endorsement a suo favore del premier, replica sempre via twitter: «Monti lo ha detto volendomi capolista al Senato: il vero voto utile è per Albertini».
Reazioni a catena. Roberto Maroni, candidato governatore per il centrodestra ironizza: «Vorrei sapere come si sente Albertini, ora che è stato scaricato anche dai suoi». E Albertini: «Maroni stia sereno, sono forte dell’ appoggio esplicito del presidente Monti» e «le parole a titolo personale di una candidata non cambiano la forza del nostro
progetto: prima di parlare Maroni guardi in casa sua le rivolte e le fughe di deputati, amministratori locali e simpatizzanti che non si riconoscono più in questa Lega cialtrona».
Come giudicare l’uscita della Borletti Buitoni? Una «posizione personale», come sostiene l’ex sindaco, o c’è una strategia precisa e condivisa al vertice? Dallo staff della ex presidente del Fai viene argomentata la dichiarazione, che non ha mancato di far discutere: «Il vero nemico è l’asse Maroni-Formigoni e, considerati i sondaggi che danno Albertini intorno al 6 per cento, è chiaro che non potrà  essere lui a contrastare questa alleanza. L’unico che può farlo è Ambrosoli». Di qui, il voto disgiunto: una croce al candidato della lista Monti e una all’avvocato sostenuto dal Patto Civico.


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