by Sergio Segio | 22 Febbraio 2013 7:30
FRANCOFORTE — La Banca centrale europea ha rivelato di avere in portafoglio 103 miliardi di bond italiani a fine 2012, circa la metà dei titoli sovrani dei Paesi in difficoltà , acquistati nel corso del programma Smp (Securities market programme) e di aver guadagnato più di mezzo miliardo nel 2012 dagli interessi sui titoli greci comprati a prezzi bassissimi e ora rivalutatisi.
Da quando era iniziata la crisi, la quantità di titoli acquistati per Paese dalla Bce era uno dei segreti conservati più gelosamente dai banchieri di Eurotower. Ma ieri, per la prima volta, nel quadro di un’operazione di trasparenza per il nuovo bilancio del 2012, sono stati rivelati anche i dettagli delle operazioni cosiddette «non standard» (quelle appunto denominate Smp), iniziate nel 2010 per stabilizzare i mercati finanziari. Quegli acquisti terminarono poi nell’autunno scorso anche perché risultarono particolarmente controverse nell’Eurotower.
Dai dati pubblicati ieri dalla Bce, emerge che oltre agli acquisti di titoli italiani effettuati dai banchieri centrali europei fra il 2011 e il 2012, che hanno contribuito a comprimere lo spread fra i titoli di Germania e Italia e ad attenuare la crisi, sono stati acquistati anche 44,3 miliardi di titoli pubblici spagnoli, 22,8 miliardi di bond portoghesi, e 14,2 miliardi di quelli irlandesi.
Mentre i titoli della Grecia risultano essere pari a 33,9 miliardi (sempre in termini di valore nominale), e — sorpresa — i guadagni realizzati con gli interessi dei titoli di Atene sono stati pari a 555 milioni (654 milioni per il 2011) nel corso del 2012, circa la metà degli utili totali dal programma Smp. La Bce ha beneficiato del fatto che, fino ad oggi, è rimasta fuori dai ripetuti cicli di ristrutturazione (in peggio) dei termini di rimborso dei titoli di Atene.
Gli acquisti attuati dalla Bce equivalgono circa all’8% del totale dell’eurozona, e secondo primi calcoli gli interessi totali delle banche centrali nazionali sui titoli greci, parte dei quali destinati ad affluire ad Atene, potrebbero essere pari a 5-6 miliardi.
In totale, la Bce, conta 1.638 dipendenti, e ha chiuso il 2012 con un utile netto pari a 988 milioni di euro, di cui 575 milioni destinati alle banche centrali nazionali dell’eurozona, e i restanti 423 milioni saranno distribuiti il 25 febbraio.
Dal bilancio risulta che il presidente della Bce Mario Draghi ha percepito uno stipendio pari a 374 mila euro, equivalente a 493.694 dollari, contro i 199 mila dollari di Ben Bernanke, della Fed americana.
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