Il Vaticano nelle urne italiane

Loading

Sono state date alla luce leggi che hanno fortemente penalizzato le esigenze di ciascun cittadino, limitandone soprattutto la libera scelta.
 Temi come il testamento biologico, oppure la fecondazione assistita e persino l’istruzione nella scuola, sono argomenti che lo Stato deve affrontare. E diritti da garantire ai cittadini. Al contrario, la nostra classe politica, per pigrizia e incapacità , sembra delegare alla Chiesa il compito di esprimersi su questi temi. Ad esempio, nel campo della biologia e della medicina, chi ha le competenze per dare le definizioni: l’Oms o il Vaticano? E ancora, l’alimentazione artificiale è una cura o il «riconoscimento dell’altro come persona»? Molti cittadini sono favorevoli alla donazione di gameti, alla pillola del giorno dopo, all’uso della Ru486 per abortire e al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Eppure i partiti continuano a ignorare e tacere questi argomenti, di grande attualità  nella società  contemporanea. Eppoi, la Chiesa Cattolica è giusto che sia l’unica rappresentante di una morale valida in Italia? Un legame, quello tra Stato e Vaticano, che dimostra una totale inadeguatezza nel comprendere i cambiamenti che la medicina, la scienza e la tecnologia stanno portando nella nostra società  e che esprime la pretesa autoritaria della Chiesa di essere l’unica detentrice di una morale assoluta.
Il Manifesto della Laicità , che abbiamo voluto sostenere con la nostra firma, insieme ad altri intellettuali e cittadini, è l’unico documento, attualmente, in Italia, che affronta l’articolato argomento dei diritti civili nel nostro Paese. I suoi primari obiettivi sono la volontà  di ripristinare realmente il principio di laicità  dello Stato, già  espresso dalla Costituzione, il sostegno ai cittadini italiani, poco ascoltati da legislature cieche e anacronistiche, e soprattutto la tutela della libertà  di scelta di ciascuno di noi come diritto inviolabile.
Un Manifesto, quindi, che crea un “ponte” tra le richieste di noi cittadini italiani e i rappresentanti politici che possono (devono) dare risposte con il supporto di leggi che siano specchio di un Paese che vuole crescere e progredire.


Related Articles

Un governo paralizzato

Loading

Bruxelles Belpaese addio, con il Rapporto Diogo Feio l’Ue chiederà  all’Italia di ridurre il debito di 46 miliardi all’anno per i prossimi vent’anni
Campagna elettorale alle porte. La Lega vuole lo spot sulle riforme. Berlusconi si prepara a cambiare il «porcellum»

Il governo ottiene la fiducia

Loading

Bossi apre ai referendum. Tregua sui ministeri al Nord. Il governo incassa il 43 ° voto di fiducia della legislatura sul decreto omnibus, quello che «congela» i programmi sull’atomo. Quindi, se la Cassazione darà  il suo via libera, il referendum sul nucleare non si dovrebbe più svolgere. Berlusconi: ora le riforme. Bossi apre ai referendum. Tregua sui ministeri al Nord.

Resta un gruppo di 7 incompatibili

Loading

C’è chi si arrocca: non c’è più tempo

ROMA — Ieri sera ne restavano sette. Sette grandi elettori incompatibili. Malgrado l’appello lanciato dal presidente del Senato, Pietro Grasso, a far corrispondere ai grandi incarichi grandi responsabilità , c’è ancora chi si attarda. O non ne vuole proprio sapere di scegliere, come prevede l’articolo 122 della Costituzione, tra l’incarico regionale e la poltrona di parlamentare, così prestigiosa in questi giorni di «grande spolvero» per le votazioni del capo dello Stato.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment