Finmeccanica, Orsi interrogato 9 ore In India commissione d’inchiesta

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MILANO — Finmeccanica rischia di pagare molto cara l’inchiesta per la presunta tangente da 51 milioni che avrebbe accompagnato la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland al governo indiano. Perché il governo di New Delhi minaccia non solo di bloccare l’appalto da 560 milioni ma anche di chiedere un risarcimento all’azienda italiana al termine di lavori della commissione di inchiesta nominata proprio ieri dal Parlamento. Tutto questo nel giorno in cui l’ex amministratore delegato del gruppo Giuseppe Orsi, accusato di corruzione internazionale, è stato interrogato per nove ore dal pubblico ministero Eugenio Fusco. «Ha chiarito tutto e non si è parlato di tangenti alla Lega Nord», ha commentato il legale del manager.
Ma andiamo con ordine nel raccontare l’ennesima giornata difficile per il gruppo controllato dal Tesoro. A Busto Arsizio, dove è detenuto, Orsi ha risposto alle domande del magistrato. Secondo l’avvocato Ennio Amodio che lo difende, il dirigente avrebbe chiarito la sua posizione: «Non ci sono state interferenze e la gara si sarebbe svolta senza interferenze », ha detto il legale al termine dell’interrogatorio. Il quale ha smontato anche la pista delle tangenti ai partito, in particolare alla Lega Nord, dallo stesso Orsi indicato, in una intercettazione telefonica, come il partito che è stato sponsor della sua nomina ai vertici di Finmeccanica. «Nell’interrogatorio non c’è stato nessun riferimento alla lega», ha detto ancora Amodio per il quale il fatto andrebbe archiviato perché «privo di riscontri». Ma in nove ore di qualcosa si sarà  ben parlato? «E’ stato un colloquio sereno e lungo perché sono stati fatti numerosi approfondimenti».
Uno di questi avrebbe riguardato il ruolo dell’intermediario svizzero Guido Haschke, accusato di essere il mediatore della tangente con l’India: «I lavori affidatigli dalla società  non avevano nulla a che fare con la gara indiana ma erano finalizzate a un servizio di ingegneria».
Ma Finmeccanica deve guardarsi soprattutto da quanto sta accadendo in India, dove l’acquisto dei 12 elicotteri Agusta e il presunto pagamento di tangenti sta provocando un terremoto politico in India. Il Partito del Congresso, al momento al governo, è sottoposto a un attacco politico e mediatico e sta cercando di correre ai ripari. «Non crediamo che la replica della compagnia al governo sia significativa.
Andremo avanti fino alla radice del problema e i colpevoli saranno puniti con la massima severità », ha detto il ministro della Difesa, Arackaparambil Kurien Antony. Il riferimento è alla richiesta di chiarimenti avanzata a Finmeccanica che potrebbe portare al blocco dell’appalto (sono stati consegnati solo 3 elicotteri su 12) da parte del governo.
Il ministro ha pure minacciato azioni punitive nei confronti della società  italiana se verrà  dimostrato che sono stati utilizzati mediatori per favorire l’acquisto dei suoi elicotteri. E il Senato dello stato asiatico ha istituto una commissione d’inchiesta di 30 membri sulla gara che dovrà  fornire i suoi risultati entro tre mesi.


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