E il Colle tampona un conflitto sempre più aspro

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E questo mentre il centrodestra è intento a sminuire i colloqui avuti ieri a Berlino da Monti col cancelliere Angela Merkel. «Teatro elettorale», li liquida il Cavaliere. Ma la polemica potenzialmente più tossica è tutta interna. Per questo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, interviene per difendere il ruolo e l’operato di Bankitalia.
Il Quirinale vuole tenerla fuori da una polemica che tende a non risparmiare nessuno, e potrebbe «incidere sulla percezione di stabilità  del nostro sistema bancario da parte dei mercati» finanziari, avverte. Quanto è accaduto ieri ne è la conferma. Il presidente del Consiglio è tornato a criticare l’intreccio fra la sinistra e il Monte dei Paschi, mentre la magistratura interrogava testi eccellenti. «Teniamo i partiti lontani dalle banche», ha scritto il premier: un’ allusione che il leader del Pd non ha gradito.
«Sono d’accordo con lui dieci volte. Aggiungo: via i banchieri dai partiti. Così siamo a posto», gli ha replicato Bersani in tempo reale. Parole anodine, che si è incaricato di spiegare il suo vice. Enrico Letta ricorda che l’ex sindaco di Siena, favorevole alla separazione tra fondazioni e banche, «è stato fatto cadere proprio per questo da chi ora è candidato alle elezioni con la Lista Monti». D’Alema consiglia al premier di non esagerare nella polemica, e nega qualunque responsabilità  del partito. Le critiche che arrivano al Pd da palazzo Chigi sono accolte con irritazione soprattutto perché il centrosinistra continua a sperare in un’intesa postelettorale con i centristi. Quelle del Pdl, però, sono molto più pesanti.
Berlusconi ieri ha buttato lì senza tanti complimenti: «Se fosse successo quello che è successo alla nostra parte politica, quante sarebbero le persone in carcere?» Aggiungendo subito dopo che comunque il Monte dei Paschi di Siena va salvato dal disastro. «Lo Stato deve farsi garante perché le banche non possono fallire». Le parole evocano una polemica neppure troppo indiretta con i metodi che la magistratura userebbe nei confronti del centrodestra. E il Pd è oggettivamente sulla difensiva. Bersani minaccia querele nei confronti dei «giornali di destra», e annuncia di avere già  dato mandato ai suoi avvocati di verificare se ne esistano gli estremi. «Come al solito», contrattacca, «la destra solleva polveroni e cerca di strumentalizzare in materia irresponsabile questo tema».
Eppure, il polverone promette di ammorbare l’aria della campagna elettorale a lungo. Per questo ieri Napolitano, in un’intervista al Sole 24 ore, ha difeso in modo perfino accorato Bankitalia. A suo avviso, ha «esercitato fin dall’inizio con il tradizionale rigore le funzioni di vigilanza nei limiti delle sue attribuzioni di legge. E in effetti, la collaborazione che essa ha prestato e presta senza riserve alla magistratura inquirente», secondo il capo dello Stato, «è garanzia di trasparenza per l’accertamento di tutte le responsabilità ». È il tentativo compiuto al massimo livello per salvaguardare il profilo di un’istituzione finanziaria che garantisce la credibilità  dell’Italia sulla scena finanziaria internazionale; e che i veleni fra i partiti rischiano di erodere.


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