Cessioni e commesse sospese In bilico il riassetto Finmeccanica

by Sergio Segio | 16 Febbraio 2013 7:31

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«Pensiamo che il nuovo Ceo potrebbe non avere sufficiente supporto politico per portare avanti la ristrutturazione — afferma Ubs — che è cruciale per il successo di Finmeccanica nel lungo termine».
Parole che descrivono bene la situazione in cui si è venuto a trovare il nuovo amministratore delegato e direttore generale Pansa: con pieni poteri ma in balia di una situazione che non si chiarirà  prima di due mesi. Non per niente ieri l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicine al dossier della vendita di Ansaldo Energia, asse portante del piano disegnato da Orsi, ipotizzava una sospensione della dismissione «per mesi, fino a dopo aprile», mentre potrebbe essere addirittura «fermata la cessione di AnsaldoBreda».
Del centrosinistra che, secondo gli ultimi sondaggi prima del black out potrebbe guidare il prossimo governo, si sa che dai banchi dell’opposizione ha osteggiato la vendita di Ansaldo Energia, con questo appoggiando la richiesta levatasi dalla Regione a guida Pd. E forse a questo si riferisce il report dell’Ubs quando parla di supporto politico che potrebbe mancare alla ristrutturazione. Interrogato sul tema delle dismissioni due giorni fa, Bersani ha escluso vendite del gruppo nel suo complesso, «per me sarebbe pazzesco» ha detto, ma ha anche aggiunto che non esclude «vendite parziali».
D’altra parte la dismissione a un gruppo straniero di Ansaldo Energia, che Orsi ha sostenuto fino all’ultimo momento, convocando un consiglio di amministrazione per il 21 febbraio sulle eventuali offerte (per le quali il termine sarebbe scaduto ieri), non è mai piaciuta a Pansa. Tra i due è calato il gelo quando tra i pretendenti dell’azienda dell’energia è spuntata la cordata italiana guidata da quel Fondo strategico di cui Pansa è consigliere per volere del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Il fatto che l’offerta sia poi decaduta, poiché riguardava solo una quota di minoranza, non cambia la realtà : Pansa non ha mai amato l’opzione straniera. È probabile dunque che nel prossimo cda l’amministratore non assuma quegli impegni che invece Orsi si stava appressando a sottoscrivere. Di qui l’idea che la cessione possa slittare.
A dire il vero, però, per Pansa il dossier più «caldo» ieri non è stato quello di Ansaldo. Ieri, mentre seguiva il grafico del titolo di Finmeccanica che perdeva il 4,14% (nelle ultime quattro sedute, cioè dagli arresti di Orsi, è crollato del 16%), l’attenzione era rivolta all’India che ieri ha avviato la procedura per annullare la fornitura dei 12 elicotteri AW-101 della AgustaWestland destinati alla propria aeronautica militare. Non solo: l’Ufficio centrale per le indagini (Cbi) si appresta ad inviare un team in Italia per acquisire materiale relativo all’inchiesta italiana su possibili tangenti nella fornitura.
Il caso non poteva non impattare mediaticamente sulla vicenda dei due marò italiani trattenuti in India per la morte di due pescatori. Sul punto ieri è dovuto intervenire il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Santagata: «Quello che posso escludere nel modo più assoluto — ha detto — è qualsiasi forma di collegamento tra queste vicende giudiziarie e il caso dei due marò». Poi ha auspicato che «i problemi che riguardano le aziende italiane nei contratti con l’estero, con partner così importanti come l’India, si possano chiarire molto rapidamente».
Una preoccupazione che coglie anche il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, che, in merito al dibattito sulle tangenti pagate in alcuni Paesi, ieri ha dichiarato: «Credo che bisognerebbe arrivare a una uniformità  con gli altri Paesi nostri concorrenti perché le leggi contro la corruzione ci sono dappertutto ma poi c’è chi le applica e chi no». L’idea del presidente di Confindustria è che si arrivi a «un trattato internazionale, perlomeno nelle aree economiche più avanzate, che assicuri uniformità  di comportamenti in tutti i Paesi in cui ci si batte per delle commesse: è un obiettivo da porre ai vari Paesi, all’Onu».
Intanto il dibattito sul futuro di Finmeccanica coinvolge anche i sindacati. Il segretario generale della Uilm di Genova, Antonio Apa, si rivolge a Pansa: «Occorre rimodulare e ridisegnare il piano industriale, prevedendo il mantenimento dei settori dei trasporti e dell’energia». Anche la Fiom è contraria allo «spezzettamento dell’azienda e alla cessione della parte civile di Finmeccanica» e chiede di rompere la continuità  con le politiche di Orsi.
Antonella Baccaro

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