by Sergio Segio | 19 Febbraio 2013 7:37
LO SCANDALO della carne di cavallo venduta come carne di manzo, scoppiato in Gran Bretagna con gli hamburger e poi con le lasagne Findus, si allarga e arriva in Italia. Ieri la Nestlè ha deciso di ritirare dagli scaffali italiani e spagnoli confezioni di ravioli e tortellini di manzo, dopo che i test hanno rilevato tracce di Dna di carne di cavallo pari all’1 per cento. Lo ha rivelato il Financial Timeonline, citando un comunicato della multinazionale.
Secondo il quotidiano britannico, la Nestlè ha ritirato in Italia e Spagna in particolare «due prodotti di pasta congelati, i ravioli e i tortellini della Buitoni», società che fa capo al colosso alimentare. Dopo aver informato le autorità dell’esito degli esami, Nestlè ha rassicurato sul fatto che «non ci sono problemi di sicurezza alimentare ». I prodotti ritirati saranno sostituiti con altri «che i test confermeranno essere al 100 per cento di manzo», aggiunge Nestlè in una nota, nella quale precisa che sono state sospese «tutte le consegne di prodotti finiti con manzo della tedesca H. J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori ».
«Stiamo rafforzando i controlli di qualità con nuovi test. Assicurare la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti è stata sempre una priorità per Nestlè. Ci scusiamo con i consumatori e assicuriamo che le azioni prese per far fronte a questo problema si tradurranno in più alti standard e in una rafforzata tracciabilità », aggiunge Nestlè, precisando che saranno ritirate dalla vendita anche le Lasagnes a la Bolognaise Gourmandes prodotte in Francia. La scorsa settimana — ricorda il Financial Times —
la stessa Nestlè aveva dichiarato che i suoi prodotti non erano stati colpiti dallo scandalo sulla carne bovina che sta dilagando in diversi Paesi europei.
Il caso della carne di cavallo in hamburger e lasagne ha spinto l’Unione Europa a scendere in campo e approvare una raffica di test sulla carne di manzo per verificarne la composizione. L’Italia, primo consumatore di carne di cavallo, è stato l’unico Paese europeo a esprimersi in modo contrario sui test. Opposto l’atteggiamento della Germania che — riporta il Financial Times — seguirà un piano in dieci punti che va al di là di quanto stabilito a Bruxelles per verificare l’eventuale presenza di altri additivi non dichiarati. Berlino promette controlli più rigidi sui prodotti a base di carne e punizioni più severe per le compagnie che violano le regole di etichettatura. I rappresentanti per la Sanità degli Stati dell’Unione si riuniranno nuovamente a Bruxelles oggi: un incontro tecnico per parlare della metodologia da seguire nell’attuazione dei test.
Sempre ieri, in Svizzera la Coop ha ritirato quattro prodotti Hilcona dai propri scaffali, dopo essere stata avvertita che alcuni sotto-prodotti del fornitore tedesco Vossko potevano contenere carne di cavallo non dichiarata.
Intanto, l’industria degli hamburger risente della crisi: nella settimana che si è chiusa il 2 febbraio le vendite di hamburger congelati in Gran Brtagna, dove la crisi è scoppiata, sono crollate del 40 per cento e due terzi degli inglesi, secondo un sondaggio Nielsen, si sono detti contrari ad acquistare carne surgelata in futuro.
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