Rom contro Pisapia: “Dimenticati nella Giornata della memoria”
MILANO – Il genocidio dei rom dimenticato da Pisapia nella Giornata della memoria. In una lettera aperta al sindaco di Milano, le associazioni di rom e sinti scrivono che “sembra che anche alla nuova amministrazione comunale gli ‘zingari’ non piacciano”. La Giunta arancione non avrebbe organizzato nessuna iniziativa particolare e avrebbe escluso i rom da quelle ufficiali, anche quella “al Binario 21, come se su quei treni rom e sinti non fossero mai saliti”, si legge nella lettera firma da Consulta rom e sinti (istituita dallo stesso Pisapia), Upre Roma, Rom e sinti insieme, Romano Drom e Museo del viaggio Fabrizio De André.
“Noi sappiamo bene, e da sempre, che gli ‘zingari’ non piacciono -scrivono i rom-. Non piacevano ai nazisti che li hanno accomunati agli ebrei nello sterminio su base razziale. Non piacevano ai fascisti che li rinchiudevano in campi di concentramento organizzati ad hoc per inviarli poi ad Auschwitz. E continuano a non piacere, anche se servono: ai genitori per spaventare i bambini capricciosi, alla peggiore politica per alimentare il consenso con la paura del più diverso dei diversi, mentre il resto della politica li guarda come minimo con fastidio. Chi si occupa di zingari, perde voti.
Così le amministrazioni che si sono succedute alla guida di Milano negli ultimi 15 anni hanno avvelenato la coscienza collettiva con campagne di odio, di discriminazione e di vera persecuzione”.
Per le associazioni di rom e sinti, Milano ha la memoria “monca” e ciò “testimonia che la discriminazione è ancora viva nella politica, nelle istituzioni, sul lavoro, nelle scuole, nella loro vita quotidiana”. “Vogliamo fare solo una richiesta di semplice civiltà -concludono-. Nei ‘campi’ di Milano ci sono figli e nipoti di perseguitati e vittime dell’Olocausto zigano, il Porrajmos, passati per i campi di concentramento italiani. Proprio passando da questa esperienza – che costituisce una pagina bianca nei nostri libri di storia e nella memoria collettiva – non sono mancate le proposte per una dignitosa commemorazione delle vittime rom e sinte legando in un comune ricordo la comunità rom e sinta e la comunità cittadina. Non si è voluto farlo. Perché?”. (Dp)
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