Pensioni più leggere, tasse e bolli più cari

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ROMA — Casa, auto, risparmio. Sono in queste tre categorie che si concentra la lenzuolata di novità  decisa dalla legge di Stabilità . Quasi tutte all’insegna di imposte più elevate e più insidiose. La più tartassata è senza dubbio la casa per la quale i proprietari ne hanno già  avuto un anticipo con il pagamento a saldo dell’Imu, in molti casi raddoppiata o triplicata per le seconde e terze case rispetto alla vecchia Ici. La nuova tassa debutta ad aprile, si chiama Tares e va a sostituire la Tarsu sui rifiuti e assorbirà  la Tassa di igiene ambientale e altri servizi comunali. Il primo pagamento è stato fatto slittare ad aprile ma poi dovrà  essere versata in base alla grandezza dell’immobile e, sul modello anglosassone, non la pagherà  il proprietario ma il residente quindi l’inquilino nel caso sia in affitto. Sempre in zona casa debutta anche l’Ivie, l’imposta che si paga per gli immobili all’estero solo nel caso in cui il proprietario sia residente in Italia. Dovrebbe ammontare allo 0,76% del valore commerciale dell’immobile.
Per le auto non una novità  positiva: aumentano i pedaggi autostradali, la Rc auto, le multe, si abbassa dal 27,5 al 20% la deducibilità  per le vetture aziendali. Tosata anche per il risparmio che vedrà  l’introduzione di una imposta di bollo di 34,2 euro sui conti correnti con giacenze superiori a 5 mila euro e una «patrimonialina» annua dello 0,15% su tutti i risparmi oltre i 22.800 euro. News importanti anche per il mondo previdenziale: nel 2013 prende il largo la riforma Fornero con alcune novità  profonde come la sostanziale abolizione delle pensioni di anzianità  e l’aumento per quelle di vecchiaia a 66 anni e 3 mesi estendibili — solo su richiesta del lavoratore — fino a 70 anni e 3 mesi. Prosegue per tutto il 2013 il blocco delle rivalutazioni al costo della vita delle pensioni oltre i 1.443 euro al mese. In zona welfare debutta l’Aspi un nuovo ammortizzatore sociale per chi perde il lavoro. È più vantaggioso della vecchia indennità  di disoccupazione ma decade se il lavoratore rifiuta un impiego con una retribuzione superiore di almeno il 20% rispetto all’indennità .
Le innovazioni targate Monti non sono tutte all’insegna del rigore. Ce ne sono molte anche a favore della crescita e per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese. Tutte le amministrazioni pubbliche, per esempio, saranno obbligate a pubblicare il loro Iban per consentire pagamenti on line così come sulla Rete dovranno finire tutti i servizi ai cittadini. Agevolazioni fiscali per le start up e un tesoretto che sale fino a 2,1 miliardi di euro per finanziare il salario di produttività .
Roberto Bagnoli


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