by Sergio Segio | 13 Gennaio 2013 8:42
ROMA — Cassa integrazione, pensioni di invalidità e crisi delle piccole imprese sono i fronti caldi della questione sociale che anima, tra l’altro, anche la campagna elettorale. La Cgil sottolinea che 1,1 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate nel 2012 equivalgono a più di mezzo milione di lavoratori parcheggiati a casa a zero ore, per una perdita sulla retribuzione valutabile in 8 mila euro a testa in un anno. In realtà le persone colpite dalla cassa integrazione sono molte di più perché spesso collocate a riposo a rotazione (per esempio alcune settimane al lavoro e altre a casa).
La Cgil e gli altri sindacati protestano anche per la circolare dell’Inps che rischia di pregiudicare la concessione di decine di migliaia di pensioni di invalidità . Ma ieri si è mosso il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e questo pericolo dovrebbe essere scongiurato, almeno per il momento.
Il caso nasce dalla circolare 149 del 28 dicembre emanata dall’Inps, che modifica i criteri per la concessione della pensione d’invalidità al 100% in seguito ad una sentenza della Corte di Cassazione. In pratica, se finora erano esclusi da questa prestazione coloro che individualmente superavano il requisito di reddito (circa 16 mila euro l’anno), da ora in poi andrebbe considerato anche il reddito dell’eventuale coniuge. Non cambia nulla invece per le invalidità parziali (inferiori al 100%), dove il requisito di reddito continua ad essere individuale. Secondo i sindacati ci sono 85 mila domande pendenti e basterebbe che il coniuge del richiedente avesse per esempio una pensione di poco più di mille euro netti al mese per impedire la concessione della pensione d’invalidità , pari peraltro alla modesta somma di 267 euro al mese.
È vero che l’Inps ci mette almeno quattro mesi per dare una risposta e liquidare una pensione d’invalidità , in ogni caso è necessario fare chiarezza al più presto. In questo senso ieri Fornero ha scritto a Mastrapasqua invitandolo in sostanza a non dar corso alla circolare, in attesa di un’istruttoria che il ministro ha affidato al sottosegretario Cecilia Guerra. Lunedì tra l’altro ci sarà una riunione con i sindacati. Ci vorrebbe una legge per evitare che si creino evidenti disparità di trattamento, osserva il ministro. Ma la legge non si può fare a Camere sciolte. In attesa di capire come intervenire, Fornero invita l’Inps a considerare «tutti gli aspetti giuridici, di merito e di equità connessi all’applicazione della nuova soglia reddituale, almeno fino al completamento dell’istruttoria stessa».
Sul fronte delle imprese, intanto, si insiste sulla gravità della crisi economica. Un sondaggio Confesercenti-Swg stima che nel 2012 il 41% della popolazione ha avuto difficoltà ad arrivare a fine mese sia con i propri redditi sia con quelli familiari e chiede al governo che verrà un rilancio dei consumi, mentre una ricerca Cna-Censis dice che il 38,6% delle imprese artigiane ha dovuto tagliare l’organico e che un’azienda su dieci ha ridotto lo stipendio dei dipendenti. Federalberghi, infine, denuncia che l’anno scorso c’è stato un calo del 2,5% delle presenze negli alberghi, con un taglio del giro d’affari di tre miliardi. A ridursi sono state le presenze degli italiani (-5,4%) mentre i turisti stranieri sono aumentati dell’1%.
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