Obama contro i banchieri-predatori “Wall Street ha bisogno di guardiani”
NEW YORK — «Non basta varare nuove regole più severe, poi bisogna mandare i poliziotti per le strade a farle rispettare». Barack Obama usa un’immagine forte: “la strada” piena di potenziali delinquenti, in questo caso si chiama Wall Street. Il presidente usa il messaggio radio alla nazione, appuntamento tradizionale del sabato mattina, per spiegare che la vigilanza nei confronti delle finanza tossica non si allenta. Non basta la ripresa economica, né il fatto che i mercati siano risaliti ai livelli pre-crisi con l’indice Standard & Poor’s a quota 500. La ritrovata fiducia fa tornare in massa il popolo dei piccoli risparmiatori verso l’investimento azionario. Una ragione in più: è il momento per accrescere la vigilanza sui comportamenti delle banche. Obama spiega così due nomine cruciali. Giovedì ha designato i nuovi capi della Securities and Exchange Commission (Sec), organo di vigilanza sulle Borse; e del Consumer Financial Protection Bureau, nuova authority federale che tutela chiunque compri servizi finanziari. Il presidente ha scelto due “poliziotti” con un curriculum simile: Mary Jo White e Richard Cordray sono ambedue ex-procuratori. Un cambio di stile rispetto alla tradizione che voleva ai vertici di queste authority dei tecnocrati, spesso economisti o giuristi accademici.
La White si è fatta le ossa combattendo mafia e terrorismo. E’ la stessa determinazione che Obama si aspetta da lei verso i banchieri. «Il libero mercato — dice il presidente nel messaggio alla nazione — funziona quando ci sono regole intelligenti per prevenire i comportamenti irresponsabili ». E quelle regole il presidente le ha ottenute col varo della Dodd-Frank, la grande riforma dei mercati, che ha messo paletti e restrizioni contro le operazioni speculative dei banchieri. «Ma non basta cambiare le leggi, bisogna avere i poliziotti per le strade a farle rispettare ». Esalta il passato di Mary Jo White: «Decenni di esperienza nella lotta ai crimini dei colletti bianchi, nel dare la caccia ai mafiosi e ai terroristi». Il suo mandato, nelle parole del presidente, consisterà in un altro tipo di caccia: «Perseguire i comportamenti irresponsabili del settore finanziario, per impedire che siano i contribuenti a pagarne le conseguenze». In quanto a Cordray, il presidente ricorda i suoi meriti nelle cause contro “i banchieri-predatori”, per proteggere le famiglie americane dagli abusi nel settore del credito.
Obama sa quanto sia importante, dopo aver fatto le riforme, avere «i controllori giusti al posto giusto» per applicarle. Ha appena subito una sconfitta da parte di una corte d’appello federale, che ha annullato per un vizio legale delle nomine di dirigenti progressisti nel National Labor Relations Board, un organo importante nelle controversie
tra datori di lavoro e sindacati. Nelle authority dei mercati si è spostata la battaglia delle lobby di Wall Street. Avendo fallito nel tentativo di bloccare la legge Dodd-Frank al Congresso, la destra alleata con le banche ha più volte paralizzato l’operatività degli organi di controllo che devono applicare quella legge.
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