Obama abbraccia Hillary “È la migliore, mi mancherà ”
NEW YORK — «Voglio avere la chance di dirle grazie in pubblico. Mi mancherà ». Barack Obama sorride e si volta verso di lei: Hillary Clinton. E’ il duetto più improbabile, un’intervista in coppia che sarebbe stata fanta-politica quattro anni fa. Lo ammettono per primi loro due, mentre si esibiscono insieme nel programma televisivo “60 Minutes” della Cbs.
Una scena così idilliaca da scatenare immediatamente ogni sorta di congetture politiche: Obama sta preparandosi ad appoggiare la candidatura della Clinton per l’elezione presidenziale del 2016? Dopo essere stato il primo presidente afroamericano, vuole tirare la volata alla prima presidente donna? Lo scambio di cortesie è un omaggio inusuale, mai un presidente accetta di “condividere” un’intervista televisiva con un suo ministro, sia pure uscente. «Passerà alla storia come uno dei più grandi segretari di Stato — dice Obama — e voglio che la nazione apprezzi il ruolo straordinario che Hillary ha avuto nella mia Amministrazione. Avrei preferito che rimanesse, ma ha fatto così tante miglia, capisco che voglia tirare il fiato». Tra sorrisi radiosi, lei restituisce l’omaggio, e riconosce che «questa intervista sarebbe stata improbabile» quattro anni fa. «In politica e in democrazia — dice la Clinton — a volte vinci e a volte persi. Io nel 2008 ce la misi tutta, fu una battaglia aspra. E persi. Poi il presidente mi chiese di fare il segretario di Stato, e io dissi di sì. Perché? Perché tutti e due amiamo il nostro paese».
La Cbs fa sapere che è stato il presidente, a proporre l’intervista congiunta. Ufficialmente, è un gesto con cui Obama vuole riparare a una mancanza: quando annunciò la nomina di John Kerry come successore della Clinton, nella conferenza stampa non fu possibile fare l’elogio del segretario di Stato uscente perché lei era a casa malata. Dei guai di salute — gastroenterite, influenza, una caduta in casa con piccolo trauma cranico — Hillary porta una traccia molto vistosa: gli enormi occhiali dalla montatura appariscente, con cui deve sostituire le lenti a contatto, che preferisce non utilizzare durante la convalescenza. Ma la versione secondo cui la Clinton avrebbe deciso di ritirarsi dalla vita politica, non convince. Tutti hanno osservato con attenzione la sua prestazione combattiva durante l’audizione al Senato, in cui i repubblicani l’hanno messa sotto accusa per l’attacco di Al Qaeda a Bengasi, dove perse la vita l’ambasciatore Usa in Libia. La Clinton si è commossa ma non ha concesso nulla agli avversari. Per il 2016 Obama avrà la scelta fra almeno due successori ansiosi di ricevere la sua “investitura”: Hillary e il vicepresidente Joe Biden. La competizione renderà il suo pronunciamento ancora più prezioso.
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