by Sergio Segio | 25 Gennaio 2013 7:50
NEW YORK — «Ecco una donna che non si fa intimidire da nessuno, un magistrato di punta che si è costruita la sua reputazione anche in grandi processi anti-mafia». Barack Obama dà un chiaro segnale ai mercati annunciando la sua nomina al vertice della Securities and Exchange Commission (Sec), l’organo di vigilanza sulle Borse. «Le riforme della finanza continuano, le regole saranno applicate fino in fondo per evitare un’altra crisi come quella del 2008», manda a dire la Casa Bianca. E’ Mary Jo White, 65 anni, la nuova guida della Sec scelta da Obama.
«Ha un curriculum impressionante », dice di lei il presidente. Nella stessa occasione Obama nomina anche Richard Cordray al vertice dell’ufficio per la protezione dei consumatori nel settore finanziario. Sia la White che Cordray sono stati due procuratori federali, hanno quindi rappresentato l’interesse generale in procedimenti di accusa. E’ già chiaro in questo il segnale politico delle due nomine: Wall Street dovrà rispondere dei suoi errori e dei danni inferti all’interesse collettivo, la vigilanza non si allenta. In questo senso la scelta di due ex procuratori federali si distacca da altre nomine del passato, che ai vertici delle authority mandavano piuttosto dei tecnocrati o degli esperti venuti dall’accademia. La White divenne celebre per due grandi processi in cui lei era procuratore generale degli Stati Uniti presso la sede di New York: il processo anti-mafia che vide alla sbarra il boss John Gotti, e il processo anti-terrorismo contro gli autori del primo attacco al World Trade Center (1993). Cordray in un’analoga posizione ma come procuratore dello Stato dell’Ohio trascinò davanti alla giustizia colossi della finanza: Bank of America e la compagnia assicurativa Aig. Ma come spesso accade negli Stati Uniti, gli incarichi pubblici si alternano con quelli privati, e la White negli anni più recenti era passata «dall’altra parte della barricata»: da avvocato difensore di alcune società di Wall Street, presso il grande studio legale Debevoise & Plimpton. Per la White e Cordray comunque il mandato di Obama è chiaro: applicare con la massima intransigenza la legge Dodd-Frank, la grande riforma dei mercati finanziari che è una delle principali realizzazioni di questa Amministrazione durante il primo mandato.
Quella legge venne approvata in tempi rapidi, per ovviare ai fattori scatenanti della crisi del 2008.
Tuttavia la sua applicazione è appena agli albori. Il Congresso votando la Dodd-Frank ha stabilito principi generali, molti dei quali andavano poi precisati nelle direttive applicative che sono demandate alle stesse authority. “Adesso occorre garantire — spiega la Casa Bianca — che il ceto medio americano, la maggioranza dei consumatori, non vengano più danneggiati per le frodi e le infrazioni di un pugno di soggetti”. Ora cominceranno le audizioni al Senato per confermare queste nomine. E’ prevista una forte opposizione dei repubblicani soprattutto contro Cordray. L’agenzia per la protezione dei consumatori nel settore della finanza è una creatura recente; fu osteggiata fin dall’inizio da Wall Street e dai parlamentari repubblicani che riuscirono a impedirvi la nomina di Elizabeth Warren, oggi senatrice del Massachusetts.
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