Nomadi, muore bimbo di 5 mesi Viveva nel campo di via Candoni

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Tragedia questa mattina nel campo nomadi di via Candoni, in zona Magliana, a Roma. Un bimbo di 5 mesi è morto, sembra per problemi cardiaci. A soccorrere il piccolo è stata una volante della polizia presente nell’insediamento per svolgere alcuni controlli. Gli agenti hanno subito notato il bimbo, tenuto in braccio, in gravi condizioni e, attorno a lui, persone che piangevano.

Il 118, contattato per intervenire, ha consigliato ai poliziotti, viste le gravi condizioni, di portare il bimbo direttamente all’ospedale Bambino Gesù dove, qualche ora dopo l’arrivo, è morto.

“Nessuno vuole speculare sulla morte di un bambino di cinque mesi, ma non si può tacere sulle condizioni gravissime in cui versa quello che era un campo modello, adeguato, dignitoso e controllato” attacca il presidente del municipio XV Paris in una nota che prosegue: “Ho partecipato a un sopralluogo e ho dovuto verificare condizioni di totale abbandono ed esasperato sovraffollamento. Tra l’altro, mi ha colpito il fatto che da tre mesi l’insediamento sia privo di fornitura elettrica. Non si può sapere se la presenza di energia e quindi di stufe per il riscaldamento, avrebbe aiutato quel bambino. Forse no, ma l’assenza di energia elettrica non aiuta nessuno e costituisce una situazione comunque impensabile in un paese civile. I responsabili del posto mi hanno riferito che qualsiasi richiesta o sollecito inviati al Dipartimento e all’Assessorato capitolino al Sociale rimangono lettera morta. E questo è grave. La tragedia di  oggi ci ricorda il fallimento clamoroso dell’Amministrazione capitolina, riguardo a un problema che è prima di tutto umano. Il rispetto dei diritti umani segnala il buon livello di civiltà  di un Paese. Roma sta dimostrando di non riuscire ad assicurarlo a tutti i suoi abitanti”.

“E’ terribile dover commentare la notizia della morte di un bimbo di appena cinque mesi – ha detto il vice sindaco di Roma, Sveva Belviso – Quanto accaduto ci colpisce tutti profondamente. La morte del piccolo dovuta a quanto si apprende da cause collegate a una cardiopatia congenita, è un fatto drammatico che ci riempie di dolore. A nome mio e di tutta l’amministrazione capitolina desidero rivolgere alla famiglia il nostro profondo cordoglio per la tragedia che stanno vivendo”.


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