Meno bombe, più giovani (occupati)

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Mentre in Italia imperversano le polemiche sull’acquisto dei caccia F35 da parte dell’Aeronautica, in Francia una decisione è stata già  presa. Nel senso di un ulteriore taglio alle spese militari: al budget della Difesa saranno sottratti fondi per finanziare nuove iniziative contro la disoccupazione giovanile del Governo del socialista Jean-Marc Ayrault. E questo proprio mentre Parigi si trova impegnata militarmente nel Mali.
Intervenire per ridurre la disoccupazione fra i giovani era stata una delle promesse di Franà§ois Hollande durante la sua campagna elettorale. Da pochi giorni è iniziato in Parlamento il dibattito su uno dei provvedimenti chiave per limitare questo problema fra i più giovani (riguarda il 24% di chi ha meno di 26 ann: come l’Italia, la Francia si trova ai massimi livelli europei) e al tempo stesso anche per cercare di preservare l’occupazione dei cosiddetti senior. Si tratta dei “contrats de génération”, che uniranno, in un rapporto di collaborazione un giovane neossunto di meno di 26 anni a un dipendente dell’azienda con più di 57 anni, che dovrà  passare all’altro il suo know how.
E’ un contratto vero e proprio, che sarà  firmato con lo Stato. L’azienda si impegnerà  ad assumere il giovane e a non licenziare il senior e riceverà  in cambio dei vantaggi, soprattutto le imprese più piccole (meno di 300 dipendenti), che per tre anni incasseranno 4mila euro all’anno e potranno beneficare di altri vantaggi fiscali e previdenziali.
L’OBIETTIVO DI HOLLANDE è stipulare nelle aziende di queste dimensioni 500mila “contratti di generazione” entro il 2017. Ci vogliono soldi, tanti. E in un momento in cui le finanze pubbliche francesi non navigano certo in buone acque. Il debito resta molto al di sotto rispetto ai livelli italiani, ma cresce più rapidamente, a causa di un deficit pubblico non ancora sotto controllo. Si stima che alla fine dell’anno scorso si sia attestato al 4,5% del Pil, il Prodotto interno lordo. L’obiettivo (la promessa fatta all’Europa) è che Parigi scenda al tre per cento a fine 2013. Insomma, bisogna tenersi a stecchetto.
Dove trovare i soldi per i giovani disoccupati? Il Governo sottrarrà  fondi a diversi ministeri, ma prima di tutto a quello della Difesa. Jérome Cahuzac, ministro del Bilancio, ha annunciato che per il 2013 si sta predisponendo un accantonamento nel budget dello Stato (una “réserve de précaution”) destinata a coprire le spese supplementari destinate alle politiche per l’occupazione, in particolare quelle dei “contratti di generazione”. “Prenderemo dai 250 ai 300 milioni di euro dai fondi del ministero della Difesa”, ha precisato Cahuzac. La decisione ha sorpreso non poco a Parigi. Il Paese si trova impegnato nell’operazione nel Mali, dove, in diversi casi, è emersa una certa carenza a livello di dotazione di equipaggiamenti, mezzi e armi dell’esercito francese.
Non solo: i finanziamenti alla Difesa sono già  in Francia in fase di ferrea cura dimagrante. Le spese militari, che ammontavano ancora a 2% del Pil nel 1997, sono rimaste sostenute dopo il 2000, ma già  a partire dal 2010 sono intervenuti i primi tagli, a causa della crisi economica.
Con l’arrivo di Hollande al potere, si è decisa un’ulteriore accelerazione della cura dimagrante. Se a fine 2012 le spese militari rappresentevano ancora l’1,55% del Prodotto interno lordo, già  nel 2015 si scenderà  all’1,3 per cento. Quell’anno il budget complessivo della Difesa ammonterà  a 29 miliardi, il 10% in meno di quanto aveva previsto una precedente legge programmatica per il settore. Nel frattempo per risparmiare si ridurrà  addirittura il numero di ufficiali: 580 in meno entro la fine del 2013.
Tutti questi tagli, annunciati lo scorso autunno, erano stati salutati con amarezza e polemiche da parte del capo di stato maggiore, l’ammiraglio Edouard Guillaud, che aveva sottolineato come “gli interni di certi aerei militari sono in pessime condizioni, nello scafo di diverse navi lo spessore del metallo è ridotto a un centimetro, tenendo conto anche della pittura. E il telaio di molti carri armati mostra evidenti debolezze”. Niente da fare. Hollande e compagnia non sembrano essere stati inteneriti dalle sue lamentele.


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