«Il Pd silura i Radicali che denunciarono Fiorito»
E proprio il caso Lazio è quello che sta destando, anche su Twitter, maggiore scalpore. Nicola Zingaretti, candidato del Pd per le Regionali, ha chiesto alla maggioranza che lo sostiene di non ricandidare i consiglieri uscenti, dopo lo scandalo dello sperpero dei fondi pubblici che ha travolto Pdl e Idv, ma ha comunque intaccato anche l’immagine degli altri gruppi. Sono quindi rimasti fuori dalle liste che sostengono Zingaretti anche Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, i due consiglieri regionali uscenti che proprio con le loro denunce avevano fatto emergere il caso-Fiorito e tutti gli sprechi dei fondi pubblici.
Un gruppo di esponenti del Pd è stato però ricollocato, anzi promosso: Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Daniela Valentini e Francesco Scalia, non potendo correre per la Pisana, si presentano al Senato, mentre Marco Di Stefano è candidato alla Camera e Esterino Montino sarà candidato sindaco a Fiumicino. «È una situazione vergognosa, lasciano fuori gli unici che avevano denunciato gli sprechi e gli altri li premiano mandandoli in Parlamento» hanno denunciato i Radicali. «Ma noi riproporremo Rossodivita e Berardo» ha promesso Pannella.
Related Articles
Bersani: “Governo al buio, agire con equità ”
Fini: allibito da Tremonti. Confindustria: misure ancora confuse. La Cgil attacca. Casini: “Errore clamoroso aver tolto l’Ici” Camusso: “Uno schiaffo ai giovani”
I vitalizi scandalosi e nascosti nelle Regioni
Come Achille piè veloce, che nel paradosso di Zenone di Elea rincorre la tartaruga senza riuscire mai a raggiungerla, l’operaio Ernesto Vernacchia insegue da anni la pensione e quella via via si allontana. Immaginate la sua rabbia: e i diritti acquisiti? Risposta dello Stato: è il destino, si metta l’animo in pace. Va da sé che questo vale per i comuni mortali. Per «loro» no.
Le sconfitte elettorali e la politica immobile