by Sergio Segio | 2 Gennaio 2013 9:04
ROMA — Continua l’appeal per il mattone residenziale d’oltreconfine. L’interesse degli italiani per l’acquisto di case all’estero non è stato frenato dall’introduzione dell’Ivie, la patrimoniale sugli immobili posseduti nei Paesi esteri varata dal governo. Il trend positivo è stato certificato da “Scenari Immobiliari: nel 2012 sono state acquistate 39.800 case all’estero con un incremento, quindi, del 13 per cento rispetto all’anno precedente.
Le famiglie italiane che comprano all’estero per investimento rappresentano circa la metà del totale degli acquirenti. «Se poi andiamo ad analizzare la provenienza regionale degli investitori — spiega Mario Breglia presidente di “Scenari immobiliari” — scopriamo che il 41,4 per cento arriva da tre regioni settentrionali (Lombardia 19,5 per cento; Veneto 12,7; Piemonte 9,2 per cento) ».
Gli acquisti negli Stati Uniti hanno registrato quest’anno un’ulteriore contrazione e gli affari conclusi ora rappresentano il 15 per cento dello stock complessivo delle compravendite rispetto alle punte del 27 per cento del biennio 2009-2010. Tuttavia, a fronte del ridimensionamento complessivo, è in sensibile aumento l’interesse per New York, che concentra circa il 40 per cento degli investimenti da parte degli italiani. La città attira l’attenzione delle famiglie dotate di un elevato potere di spesa, particolarmente sensibili alla certezza dell’investimento e alla redditività . Quest’ultima è garantita dal dinamismo del mercato locativo, che permette di affittare gli immobili di qualità in pochi giorni e a condizioni interessanti.
In Europa continuano a lievitare gli acquisti di alto livello a Londra che risulta caratterizzata da un mercato locativo altrettanto dinamico, con una domanda superiore all’offerta. La legge inglese tutela i proprietari: in caso di insolvenza, l’inquilino deve liberare la casa in tempi molto brevi. La quota più elevata della domanda è concentrata su appartamenti di piccolo o medio taglio nei quartieri più noti quali Chelsea, South Kensinghton e Belgravia.
«Tra le famiglie ad alto livello — spiega Paola Gianasso, responsabile Mercati esteri di “Scenari Immobiliari” — è in aumento l’interesse per la Svizzera. Il fenomeno che si sta affermando con sempre maggiore consistenza è la fuga degli italiani, soprattutto lombardi e piemontesi, verso Lugano: per la sua vicinanza all’Italia, la città attira l’interesse delle famiglie che decidono di trasferire la residenza». In crescita i flussi verso la Germania che rappresenta circa il 5 per cento del totale degli acquisti immobiliari all’estero. La quota maggiore della domanda si concentra su Berlino, caratterizzata da uno dei trend più vivaci a livello europeo.
Tra le famiglie che cercano la seconda casa a prezzi convenienti, aumenta l’interesse per la Spagna, dove lo stock di invenduto ha raggiunto livelli elevati, garantendo ai compratori ampi margini di contrattazione. In lieve calo la Grecia, dove il crollo dei prezzi attira l’interesse degli investitori che, però, negli ultimi mesi sono diventati più prudenti prima di concludere la compravendita. In crescita gli investimenti con mercati in fase espansiva, come la Croazia e la Slovenia. I principali Paesi dell’America del Sud attirano l’interesse di un numero sempre maggiore di famiglie italiane, che intende cambiare vita nell’età della pensione. Il Paese che calamita il numero maggiore di acquirenti è il Brasile, destinato a registrare un forte sviluppo perché ospiterà i Mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. I due eventi sportivi garantiranno la realizzazione di nuove infrastrutture e la rivalutazione delle proprietà immobiliari. Le zone ritenute più interessanti dagli italiani sono quelle situate nelle aree nordorientali del Paese, merito delle ampie spiagge e delle temperature particolarmente gradevoli nel corso dell’anno.
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