Dalle Popolari ai big, gli istituti sotto controllo della Vigilanza

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Per verifiche o ispezioni. Che non sono la stessa cosa. Le prime sono periodiche e, grosso modo, di routine. L’ispezione invece è tutt’altra cosa e va molto più in profondità  per accertare eventuali anomalie. Alla Popolare di Milano ne hanno trovate tante, gli ispettori di Palazzo Koch, che prima di Natale sono tornati in Piazza Meda (sono ancora lì) per verificare che la nuova gestione di Andrea Bonomi e Piero Montani abbia fatto «i compiti a casa» e quindi decidere se rimuovere alcuni requisiti prudenziali aggiuntivi (chiamati in gergo «add-on») posti dalla Banca d’Italia in seguito alle cose emerse nelle precedenti ispezioni.
Insieme a Bpm negli ultimi mesi praticamente tutte le principali banche italiane sono state sotto ispezione. A novembre Palazzo Koch aveva avviato una verifica straordinaria a tappeto in Intesa Sanpaolo, Unicredit, Montepaschi, Ubi, Banco Popolare, Bpm, Bper, Veneto Banca, sui crediti. Dall’ultima gli ispettori non sarebbero ancora andati via. Quando nel 2011 gli sceriffi di Via Nazionale avevano fatto visita a Montebelluna era emerso che non era stato accantonato abbastanza per i crediti deteriorati. La Vigilanza sanzionò il presidente e l’amministratore delegato. Spesso i provvedimenti non vengono resi noti, ma Bankitalia quando arriva allo sportello fa paura. Da Modena sono appena andati via dopo aver passato al setaccio il portafoglio crediti della Bper. Prima ancora gli ispettori della Vigilanza avevano fatto visita alla controllata banco di Sardegna, sottoposta l’anno scorso a un’ispezione generale. E sempre nel 2012 gli uomini della Vigilanza hanno bussato a Unicredit e IntesaSanpaolo. Nel mirino sempre la gestione dei crediti, che per Ca’ de Sass è stata estesa, in modo decisamente approfondito, alla controllata Banco di Napoli in cui gli ispettori sono arrivati a settembre. Anche il Banco popolare è finito sotto osservazione. Qui i guai ereditati da Pierfrancesco Saviotti erano davvero tanti: dal crac Italease alla gestione spericolata dell’era Fiorani. A Verona la Vigilanza si è presentata a fine 2012 (probabilmente l’ispezione è ancora in corso) per controllare la congruità  degli accantonamenti sulle sofferenze e i crediti deteriorati. È stata ispezionata anche Ubi Leasing, dove sono emerse irregolarità  nei finanziamenti tra il 2008 e il 2010, per le quali la Banca d’Italia ha avviato un procedimento sanzionatorio. Ma le risultanze dell’indagine, scriveva giorni fa il Messaggero, potrebbero addirittura sfociare in un esposto alla magistratura.


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