Standard & Poor’s promuove la Grecia

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L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha comunicato ieri sera la decisione di alzare il rating della Grecia di sei “gradini”, i cosiddetti notch, portandolo dal livello di default a B- e attribuendo al paese una prospettiva stabile. Si tratta dal rating più alto per la Grecia dal giugno del 2011 ma più che segnalare una ripresa economica del paese – che non c’è – si deve al forte impegno a tenere la Grecia nell’euro mostrato dagli altri paesi membri dell’Eurozona.

(Che cosa sono le agenzie di rating)

La decisione fa quanto meno sperare che i tempi peggiori per la Grecia siano passati, scrive il Wall Street Journal, e in molti si augurano che possa innescare una reazione a catena di senso opposto a quella degli ultimi mesi, per esempio creando un clima un po’ più favorevole alla vendita dei titoli greci sui mercati. «È una decisione molto importante ma non abbiamo tempo di compiacercene», ha detto il ministro delle Finanze greco, Yannis Stournaras. «Speriamo possa creare un clima di ottimismo, ma sappiamo che la strada è ancora lunga e complicata». Standard & Poor’s ha detto che la decisione si deve anche “alla determinazione del governo greco nel realizzare quegli aggiustamenti fiscali e strutturali necessari nonostante le sfavorevoli condizioni politiche ed economiche”.

(Come cambiare le agenzie di rating)

L’agenzia di rating aveva declassato la Grecia sul livello di default dalla tripla C soltanto lo scorso 5 dicembre, quando il paese stava iniziando la sua seconda ristrutturazione del debito, prima che venisse deciso l’ulteriore stanziamento di 34 miliardi di euro in aiuti da parte dell’eurozona e che iniziasse il cosiddetto buy back, cioè che iniziasse a ricomprare parte del suo debito detenuto da privati.

Foto: centinaia di dipendenti di una banca greca protestano diretti verso il ministero delle Finanze ad Atene, il 17 dicembre. (LOUISA GOULIAMAKI/AFP/Getty Images)


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Quegli operai con il volto nascosto e l’elmetto Cgil

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   LA FOTOGRAFIA, quella o una simile, l’avete vista tutti ieri sui giornali. Ci sono i tre operai dell’Alcoa all’interno della piccola tenda nella quale hanno trascorso 4 giorni (e notti, soprattutto) a 66 metri di altezza, sopra una vecchia torre cisterna. Indossano le tute da lavoro. Hanno i visi coperti da passamontagna neri, come quelli dei Nocs (non so voi: io ho appreso solo in questa circostanza che si chiamano mephisto) o dei banditi. E poiché hanno inalberato uno striscione che dice: DISPOSTI A TUTTO, qualcuno ha pensato di assistere a una versione inedita di passaggio alla clandestinità , condotto sotto tutti i riflettori. Che cosa vogliono dire quei passamontagna neri?

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