“Sono molto preoccupato più spazio agli ambientalisti”

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ROMA — Rischia di non essere più candidato in Parlamento, Realacci?
«Sono preoccupato il giusto. C’è una quota nazionale e, forse, sarò in quella. Ma temo che ci sarà  un forte indebolimento degli esponenti ambientalisti, è questo sarebbe grave. Penso a Francesco Ferrante e a Roberto Della Seta».
Della Seta, da anni impegnato in Legambiente, di cui lei è presidente onorario, ha rinunciato alla corsa per le primarie, così come lei. Prima tanto volute queste primarie, e poi rifiutate?
«Le primarie sono una cosa giusta, innovativa. Però non in questo modo, tra Natale e Capodanno: vai a fare gli auguri e chiedi il voto, senza tempo a disposizione. E poi ci sono candidati con radicamento territoriale e candidati d’opinione».
Un consigliere regionale è avvantaggiato?
«Sì. Ma se un partito, se il Pd vuole fare un’azione parlamentare efficace ha bisogno di competenze. Bersani lo sa. Facciamo l’esempio di Della Seta. A un certo punto si è saputo dei finanziamenti che i Riva dell’Ilva di Taranto davano, tra gli altri anche a Bersani. Se non fosse venuto fuori che Della Seta era la bestia nera per Riva, il Pd si sarebbe trovato in difficoltà ».
Lei alle primarie quindi non corre?
«Se avessi avuto un ambito più vasto, almeno regionale in Toscana, avrei potuto farlo, ma con primarie provinciali, no. Ripeto, la quota nazionale deve servire a compensare».
Le primarie garantiscono il ricambio?
«Visto che è rimasta questa legge, era necessario fare qualcosa. Il ricambio ci sarà , ma è nel segno dell’apparato. La perfezione non è di questo mondo, ma non vorrei che le scelte attraverso primarie fatte così, riducano la capacità  del Pd di parlare a pezzi ampi dell’opinione pubblica».


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