Pannella migliora. Napolitano: carceri vergogna italiana

Loading

ROMA — Ha avuto un malore nella notte, in taxi, di ritorno da Radio Radicale. Era uscito dalla clinica dov’è in cura per andare a spiegare – ancora e ancora – i motivi della sua battaglia: l’amnistia per le carceri, condizioni umane per i detenuti italiani. Marco Pannella non mangia e soprattutto non beve da otto giorni. Unica eccezione, i due mandarini dedicati martedì alla visita di Mario Monti.
Alle 7 di ieri mattina, messo davanti alla realtà  dal medico che lo segue, ha accettato di farsi attaccare una flebo. Gli stanno somministrando acqua e zucchero per cercare di reidratarlo. Perché riprenda la diuresi, non insorga un blocco renale. È andato a trovarlo il deputato pd Roberto Giachetti, reduce dal suo sciopero della fame per la riforma elettorale: «È incredibilmente lucido – racconta – nonostante sia un uomo di 82 anni che non beve da giorni. Fanno impressione le sue labbra spaccate, la pelle trasparente». Su Twitter mette una foto che mostra Pannella a letto, in pantaloncini blu, con una radiolina appoggiata sul petto. Il bollettino medico della sera parlava di condizioni leggermente migliorate, i pericoli però restano tutti: la funzionalità  dei reni, il cuore. Chi gli sta intorno tenta di convincere le personalità  che gli hanno espresso solidarietà  a candidarsi nella lista “Amnistia, Giustizia e Libertà ”. Se Vasco Rossi, Celentano o Saviano accettassero quest’invito, il leader radicale interromperebbe subito la protesta. La flebo infatti non cambia molto: «Ha accettato le cure ma non ha sospeso lo sciopero», racconta Rita Bernardini. Saviano in una lettera garantisce tutto il suo impegno di scrittore, ma non di candidato: «Io mi preoccupo delle tue condizioni e mi occupo del mio Paese come so fare: scrivendo e raccontando». Paola Severino è felice che abbia accettato le cure: «È una persona eroica e abbiamo un obiettivo comune: rendere le carceri un luogo umano ». Per l’amnistia non ci sono i numeri in Parlamento, spiega il ministro della Giustizia, che conta invece su quel ddl svuota carceri considerato insufficiente dai radicali. È la stessa idea di Napolitano, che in una nota fa sapere di aver «appreso con sollievo» della terapia endovena, ricorda «l’attenzione, la sensibilità  e il rispetto espressi in più occasioni per le sue battaglie civili» e chiede che non sia vanificato il lavoro del Parlamento sulle pene alternative vista la «vergognosa realtà  carceraria che marchia
l’Italia».


Related Articles

MA IN AMERICA È UN’ABITUDINE

Loading

Nella tradizione dei padri fondatori e in quella liberale il suffragio universale e la sovranità  popolare sono visti come un pericolo che può aprire la strada alla tirannia della maggioranza Le radici della scarsa partecipazione negli Usa     

Cannabis di Stato, istruzioni per l’uso “Così ci aiuterà a curare il dolore”

Loading

In un decreto del ministero della Salute le regole per l’utilizzo terapeutico della marijuana Con rischi ed effetti collaterali

La soluzione: «Più sesso»

Loading

La sottosegretaria Casellati: tra suicidi e affollamento nessuna equazione
Trentuno morti solo nel 2010. E sul governo interviene Strasburgo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment