Monti: in qualunque veste farò politica

by Sergio Segio | 12 Dicembre 2012 7:17

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Ma sul suo futuro glissa: non capisco tanto interesse per una persona anziana ROMA — Nel giorno in cui tutti lo cercano e molti tentano di convincerlo a scendere in campo, lui commenta con il solito distacco ironico la possibile nascita di una «lista Monti»: «Non capisco perché ci debba essere interesse per il futuro di una persona ormai anziana». Eppure, il presidente del Consiglio Mario Monti, che ha annunciato di volersi dimettere subito dopo l’approvazione della legge di stabilità , ha ben chiaro quale sarà  il suo ruolo: «La politica credo sia prima di tutto cultura», ovvero «cercare di orientare la testa delle persone. L’ho fatto da professore, l’ho fatto in questo breve periodo da presidente del Consiglio. Sono sicuro: qualunque veste mi tocchi, continuerò a farlo….».
Il professor Mario Monti sceglie gli studi Rai di Unomattina condotto da Franco Di Mare per dialogare con gli italiani e per rispondere, quasi in tempo reale, al suo predecessore Silvio Berlusconi che continua a sbeffeggiarlo sullo spread. Tredici mesi in trincea a Palazzo Chigi non possono certo essere spazzati via da una battuta del Cavaliere: l’andamento dello spread, ha spiegato il premier, «mi preoccupa. Certo è un fenomeno da prendere con freddezza e spero che i mercati constateranno che l’Italia non è priva di governo. Esiste un governo finché non ne arriverà  uno nuovo». Tuttavia, ha aggiunto il professore, «dobbiamo stare molto attenti, spazzare via miti come quello che ciò che un Paese fa non ha rilievo per lo spread». Per cui va ricordato che «tredici mesi fa lo spread italiano era molto al di sopra di quello della Spagna, ora è di 100 punti al di sotto».
Ecco, ha insistito Monti, «spero che non si trattino i cittadini come più sprovveduti di quanto non siano». E, soprattutto in campagna elettorale, è importante evitare di presentare «soluzioni un po’ magiche agli elettori, sia per non creare fratture con l’Europa ma soprattutto per trattare i cittadini non come sciocchi ma come cittadini maturi».
Rilassato, sorridente — e a un certo punto avvolto anche dallo sciarpone azzurro di Telethon offertogli da Elisa Isoardi — Monti ha avuto, senza nominarlo, Berlusconi nel suo mirino: «Non credo ci siano complotti di forze occulte…Nei mercati finanziari ci sono infiniti soggetti, grandi e piccoli che cercano di fare i loro interessi, spesso senza scrupoli…». E ancora, sul mantra del Pdl che accusa il governo di aver pensato alle tasse e non alla crescita: «Tredici mesi fa l’Italia si è trovata in una situazione finanziariamente molto difficile. Abbiamo fatto un grosso progresso che però ha un costo: nel breve periodo non c’è stata crescita. Sarei felice di apprendere da qualcuno come sarebbe stato possibile salvare l’Italia e intanto farla crescere a ritmo veloce». Dunque, e qui è arrivato l’affondo di Monti, la crescita «sarebbe stato opportuno trovarla qualche anno prima».

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