«L’offerta al Professore decade Casini orrido, non starò con lui»

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ROMA — Terza sera di fila con Silvio Berlusconi protagonista nei talk show. E nel salotto tv di Bruno Vespa prende atto che Mario Monti non può essere più la guida del fronte antisinistra, dopo averne invece caldeggiato l’investitura. «Ho offerto a Monti quando è venuto da noi al Ppe di ritirarmi e di vedere la possibilità  di essere federatore dei moderati. Quello che scrive Casini mette fine a questa possibilità , non credo che a Monti convenga mettersi in un partito con Casini e Montezemolo, passerebbe da deus ex machina a piccolo protagonista della Repubblica. Casini e Fini sono orridi, anzi orridissimi», dice nel corso della trasmissione Porta a Porta. E così ritira la proposta che fino poco prima era stata una sorta di vanto personale al punto di ingaggiare al riguardo una polemica sulla primazìa con il presidente del Ppe Wilfried Martens.
Ma che cosa ha detto Casini di tanto duro da provocare questo repentino cambio di registro? «Sono così persuaso — ha detto — che Berlusconi sia un leader populista che nulla ha a che fare con i moderati europei, che se non facessi il tifo per Monti riterrei moralmente doveroso presentare una mia candidatura per evitare all’Italia nuove disavventure».
Resta, comunque, un giudizio positivo sul Professore. Berlusconi ritiene infatti che «Monti possa essere un’ottima riserva della Repubblica. Magari per essere Presidente della Repubblica ove vincesse Bersani. O ancora, se Bersani portasse rovinosamente alla crisi, Monti potrebbe gestire un’altra situazione di governo per salvare il Paese». Ma c’è un’altra possibilità , secondo Berlusconi: «Potrebbe essere chiamato tra qualche tempo come presidente della Commissione europea oppure del Consiglio dei capi di stato e dei ministri».
Poco prima, Berlusconi aveva innescato una polemica con Martens, risentito per l’affermazione del Cavaliere di avere avuto un ruolo attivo nella visita di Monti al vertice del Ppe a Bruxelles e di avere premuto su di lui. «Non è vero», è stata la replica di Martens: «Nessuno mi chiesto di invitare Monti alla riunione del Ppe, è stata una mia iniziativa totalmente personale». Controreplica del Cavaliere: «Evidentemente non vuole fare vedere di essere stato influenzato da me. È una scusa per gli altri colleghi. Io ne ho parlato lungamente con il segretario generale spagnolo che ne ha parlato con lui».
Anche ieri sera, il Cavaliere mescola pubblico con privato. Annuncia che «se la Germania non si convince che la Bce deve fare la banca centrale fino in fondo e abbassare i tassi, saremmo costretti a uscire dall’euro e a tornare alla nostra moneta per essere competitivi». Ma rivela inoltre che «con Veronica sarà  un divorzio consensuale», e risponde con un «è invidioso?» a Vespa che gli chiede come vada con la giovane fidanzata Francesca Pasquale: «Mi sento ben sostenuto, ha una forza d’animo incredibile e dei principi morali saldissimi. È uno stimolo ad impegnarsi per il Paese».


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