La proposta di Bruxelles: una «garanzia» per i giovani
Proprio ai Neets e a tutti gli altri giovani che la crisi ha esiliato dal mercato, sono rivolte le misure proposte ieri dalla Commissione. Bruxelles definisce «endemici, inaccettabili» i livelli cui è giunta la disoccupazione giovanile, parla di «conseguenze drammatiche» per la società . E invita i 27 Stati a varare uno «Schema di garanzia per la gioventù» che assicuri a ogni giovane fino ai 25 anni almeno un’offerta di lavoro o di prosecuzione degli studi, di apprendistato, o tirocinio di livello elevato: il tutto, entro 4 mesi dal completamento di un ciclo scolastico, o dall’inizio di un periodo di disoccupazione. «Questo pacchetto aiuterà i governi — ha spiegato Laszlo Andor, il commissario per l’occupazione — a garantire un approdo positivo del passaggio giovanile al mondo del lavoro».
La proposta di raccomandazione chiede inoltre agli Stati di attivare nuovi servizi di collocamento, o misure per l’inserimento professionale, e di utilizzare per questo il Fondo sociale e altri fondi strutturali. Ci saranno «scambi di pratiche esemplari» fra i Paesi, che dunque controlleranno a vicenda il proprio operato, e anche di questo terrà conto Bruxelles quando ognuno dovrà presentare i propri bilanci preventivi annuali.
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