Frattini e gli altri montiani pdl pronti ad abbandonare il partito

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ROMA — Ruota attorno a pochi passaggi, delicatissimi, la sorte della ricandidatura di Berlusconi, del Pdl e dello stesso centrodestra. E in ore di grandissima fibrillazione, il filo su cui tutti camminano è sottilissimo, e può spezzarsi da un momento all’altro.
Il Cavaliere nel giro di 48 ore si giocherà  le sue carte, ma se tra queste ci sarà  il poker d’assi è tutto da vedere. La prima è il rapporto con la Lega: solo convincere Maroni (che ieri sera gli avrebbe chiesto di farsi da parte), a siglare un’alleanza con il Carroccio a livello nazionale darebbe all’ex premier la forza per proporsi come unico leader possibile della coalizione, o almeno per resistere agli assalti dei tanti nel Pdl che mirano a un suo passo indietro. E lo fanno contando sulla contrarietà , esplosa ancora una volta in modo inequivocabile, degli ambienti internazionali, del Ppe, di gran parte del mondo cattolico alla sua ridiscesa in campo.
Per questo Berlusconi dovrà  lanciare messaggi chiari e rassicuranti a quel mondo che gli è ostile — sull’Europa, sui rapporti con Germania e altri partner, sull’euro — come finora però si è ben guardato di fare. Ecco allora che diventa importante il tipo di discorso che farà  oggi alla presentazione del libro di Vespa: sarà  «populista», come gli ha rimproverato ieri il capogruppo del Ppe Daul, di quelli che il Cavaliere è convinto servano per recuperare i voti, o sarà  un’uscita più tranquilla sul solco di quell’«europeismo» che il Cavaliere giura di aver sempre onorato?
Sì perché, anche in base a quello che comunicherà  in queste ore e a come si muoverà  la vasta area dei moderati del Pdl, sarà  «giudicato» domani a Bruxelles, al vertice del Ppe. Non è ancora scontata la sua partecipazione, anzi è in forte dubbio vista l’aria che tira. Se da quella sede dovesse arrivare una sorta di disconoscimento della sua ricandidatura e al contrario un endorsement verso Monti, allora chi oggi ancora nel Pdl è in attesa di uscire allo scoperto sulla scia dei temi e dei contenuti già  esplicitati da Mario Mauro o con meno durezza ma altrettanta nettezza da Franco Frattini («Se Berlusconi fa campagna anti Ue mi ritiro») avrebbe l’occasione per farlo.
Infatti il malumore di big del partito come Frattini, come Formigoni e Mauro per l’area Cl, Alemanno, Augello, ma anche Sacconi, Quagliariello, Roccella, potrebbe a quel punto concretizzarsi in una presa di distanza pubblica che farebbe da preludio alla rottura con il Cavaliere con due obiettivi possibili: diventare (trascinando a questo punto anche il vertice del Pdl, da Alfano in giù) uno dei pezzi attraverso i quali si costruisce la coalizione di Monti, qualora scendesse in campo, oppure fare da «cordata» «cattolico-liberale-europeista» che porta al passo indietro di Berlusconi in favore di un ritorno del segretario alla premiership, il che favorirebbe almeno l’alleanza con la Lega.
Tutto è possibile e tutto è in movimento frenetico in un partito peraltro ulteriormente tramortito dall’annuncio (poi ammorbidito) di Berlusconi di voler fare piazza pulita dei parlamentari uscenti. E anche se c’è chi descrive un Berlusconi «motivatissimo» ad andare avanti, molti assicurano che lo stesso ex premier potrebbe anche ritirare la sua candidatura se Monti scendesse in campo e se si rendesse conto che il suo partito, nella gran parte, non lo segue più.
Così si susseguono senza sosta i colloqui e i contatti. Ieri sera Alfano, ancora molto segnato per la lite con Dell’Utri che secondo Miccichè dimostra come Berlusconi «con le sue mosse ha voluto far fuori il segretario», ha incontrato Berlusconi per chiedere garanzie sul partito e sulla linea politica europeista, altrimenti — gli ha fatto capire — tutto potrebbe succedere. Oggi sarà  Alemanno ad andare a palazzo Grazioli, mentre sono continui i contatti con gli ex an di La Russa e Gasparri che stanno lavorando al loro partito che potrebbe essere annunciato la prossima settimana, nelle prossime ore o mai. Sì perché oltre ai dubbi sulla fattibilità  e la convenienza dell’operazione, a consigliare prudenza è un quadro generale in totale movimento.


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