Francia. Impepata di nozze

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Finora, le coppie omosessuali potevano unirsi solo con il Pacs, ma in campagna elettorale Franà§ois Hollande aveva promesso – è l’impegno numero 31 – di allargare l’istituzione del matrimonio a tutte le coppie (anche se poi ha un po’ oscillato, promettendo, prima di fare un passo indietro, la possibilità  di «libertà  di coscienza» per i sindaci contrari).
Da circa un mese, i cittadini francesi discutono su questo tema. Ci sono state delle manifestazioni, a Parigi e in provincia, pro e contro: per quanto riguarda il numero dei partecipanti, il risultato è stato più o meno alla pari (ci sono stati due tipi di manifestazioni «contro»: alcune non omofobe, altre organizzate dall’estrema destra e dagli integralisti cattolici, dove si è sentito di tutto). Ma la destra Ump, che si oppone alla legge, ha già  annunciato una forte mobilitazione a Parigi per il 13 gennaio, che potrebbe trasformarsi in una sfida dell’opposizione al governo e a Hollande, con l’appoggio di tutte le religioni, unite nel «no» al matrimonio per tutti. Il Fronte nazionale non ha ancora deciso se parteciperà  come partito, oltre alle adesioni di singoli militanti dell’estrema destra. I favorevoli alla legge, da parte loro, dovrebbero rispondere con una nuova mobilitazione il 27 gennaio. La divisione su questo tema non ricalca precisamente la divisione destra/sinistra: nel centro-destra, ci sono deputati (ed elettori) favorevoli a introdurre in Francia una norma che esiste in molti altri paesi europei.
La legge, redatta dalla ministra della giustizia, Christiane Taubira, prevede il matrimonio per le coppie omosessuali e il diritto all’adozione. Nel testo di legge non è invece contemplato il ricorso alla procreazione medicalmente assistita (Pma). Hollande, che era contrario, ha ceduto alle pressioni di una parte dei deputati socialisti: ci sarà  un emendamento del Ps al momento della discussione della legge all’Assemblea, per introdurre nel testo anche la possibilità  (per le coppie di donne) di ricorrere alla Pma. Ma una parte dei deputati socialisti non ci sta. In ventisette hanno redatto un testo, per chiedere al capogruppo, Bruno Le Roux, di non mettere il loro nome tra i firmatari dell’emendamento per la Pma. Si tratta in maggioranza di deputati eletti in provincia, che temono le reazioni degli elettori. Questi politici recriminano che, mentre c’è stato ed è in corso un ampio dibattito di società  sul matrimonio degli omosessuali, invece la questione della Pma ha fatto irruzione all’ultimo momento. Secondo molti parlamentari della maggioranza, la Pma potrebbe venire inserita nella nuova legge sulla bioetica, che varrà  discussa nel corso del 2013. La reticenza di alcuni ha anche una ragione politica: come riassume un deputato, il «matrimonio per tutti unisce la sinistra e divide la destra, mentre la Pma divide la sinistra e unisce la destra». Infatti, appena Hollande ha affermato che sarà  il parlamento a decidere sulla Pma, quando l’emendamento del partito socialista sarà  messo al voto, la destra ha ritrovato l’unità  per opporsi al matrimonio per tutti, e soprattutto all’adozione.
Anche il governo è diviso sulla Pma. La ministra della giustizia, Christiane Taubira, è contraria, mentre sono favorevoli la responsabile della famiglia, Dominique Bertinotti, e la ministra della sanità , Marisol Touraine.
Sul matrimonio c’è un grosso consenso tra i francesi. Un po’ meno sull’adozione (i favorevoli sono leggermente sotto il 50%), ma governo e parlamento si preparano a fare un lavoro di pedagogia, visto che in Francia circa 200mila bambini già  vivono in famiglie omosessuali e con la legge si trarrebbe semplicemente di dare loro eguali diritti rispetto agli altri bambini (avere due genitori, non restare orfani in caso di morte del solo genitore legale, eredità  ecc.).
Sulla Pma, invece, c’è una forte reticenza anche nella popolazione. Il maggiore freno viene dal fatto che c’è chi teme che, per ragioni di eguaglianza, dopo la Pma per le donne, venga richiesta la legalizzazione dell’utero in affitto per le coppie di uomini.

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Sposi e genitori
Così fan tutti o quasi, la Gran Bretagna accelera l’Italia fanalino di coda
Con la legge che legalizza il «matrimonio per tutti», la Francia andrà  a raggiungere i già  numerosi paesi europei dove è legale il matrimonio omosessuale.
In molti di questi paesi – Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Islanda – oltre al matrimonio sono legali sia l’adozione (o del figlio del coniuge o qualsiasi altro tipo di adozione) e il ricorso alla procreazione medicalmente assistita per le coppie di donne.
In Gran Bretagna è legale il ricorso alla procreazione medicalmente assistita oltre all’adozione, per ora non c’è il matrimonio, sostituito da un’unione civile, ma il premier Cameron ha promesso che entro il 2015 farà  una legge. Stessa situazione in Finlandia. Unione civile e adozione sono legali in Germania. In Portogallo c’è il matrimonio. L’unione civile è in vigore in Francia (con il Pacs), Lussemburgo, Svizzera, Austria, Repubblica ceca, Slovenia, Croazia, Ungheria, Irlanda. Nella carta d’Europa tra tutti spicca l’Italia, paese dove, assieme a Grecia, Polonia, Slovacchia, Baltici e numerosi paesi dei Balcani, le unioni tra omosessuali non sono contemplate sotto nessuna forma. Esattamente come ai tempi di Napoleone per i concubini: «I concubini ignorano la legge, la legge ignora i concubini» aveva chiuso il discorso il generale.
L’ex ministro belga Philippe Monfils (Movimento riformatore, liberale francofono) ha invece spiegato a «Le Monde» le ragioni che hanno portato il suo paese ad adottare il matrimonio omosessuale, l’adozione per tutti e il ricorso alla procreazione medicalmente assistita: «Noi siamo partiti da una serie di principi: l’autonomia dell’individuo, la sua libertà  di decisione, il rispetto di essa. Rifiutiamo l’idea di controllo sociale per tutte queste questioni». E precisa, commentando l’incontro avuto con una delegazione di deputati francesi: «I deputati francesi mi hanno chiesto come avevamo fatto a regolare, ad esempio, la questione del progetto di diventare genitori per le coppie lesbiche. Ho risposto che questa questione non si era posta, poiché essa non si pone per le coppie eterosessuali».


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