Sospetto di evasione fiscale per una famiglia su cinque
SEMAFORO rosso per 4,3 milioni di famiglie che hanno un tenore di vita “incoerente” con i guadagni. Ancor più rosso per quel milione che dichiara redditi nulli o quasi e invece spende e spande. La spia d’allarme, da ieri, si accende dopo qualche clic e un nuovo software, il ReddiTest, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sul suo sito. Si scarica gratis, si usa off line, non lascia tracce sul web, «non viene memorizzato e non potrà essere visto dall’Agenzia», ha precisato ieri il suo direttore, Attilio Befera. Il ReddiTest consente di misurare in modo autonomo la distanza tra spese dell’anno e reddito dichiarato. Se lo spread è superiore al 20 per cento, luce rossa e dunque invito a regolarizzare o spiegare l’eccesso, in vista di un possibile controllo fiscale. Altrimenti, luce verde e patente di “coerenza”. «Se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato non ha nulla da temere, anche perché la non coerenza non è automaticamente rappresentativa di evasione», ha poi spiegato Befera. «Il problema ce l’avrà chi è evasore, perché con i quattrini che evade danneggia l’economia». Il ReddiTest è solo uno strumento di autodiagnosi e simulazione a disposizione del cittadino, pensato per prevenirne le furbizie.
Dichiarare meno sarà sempre possibile, ma da ieri nessuno potrà ignorare di non essere congruo. Poi da gennaio, quando entrerà in campo anche il nuovo Redditometro, il vero strumento di accertamento fiscale articolato su 100 voci di spesa e 7 categorie, sarà anche un po’ più difficile farla franca. «È già pronto, aspettiamo il decreto ministeriale e tra due mesi sarà operativo», ha annunciato ieri Befera. «Ma noi lo useremo, almeno all’inizio, con la massima cautela e solo per differenze eclatanti» tra entrate e uscite. Due le novità per il Redditometro 2013: dati certi, non più presunti, e obbligo del doppio contraddittorio, una garanzia per il cittadino.
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