by Sergio Segio | 28 Novembre 2012 17:43
Il governo modificherà la legge che obbligava tutti gli individui senza un lavoro da più di 3 mesi ad accettare o trovare un impiego da 20 ore a settimana, come la pulizia delle strade o delle scuole, pena il ritiro del sussidio di disoccupazione e dell’assistenza sociale. L’obiettivo della legge, entrata in vigore nel gennaio 2012, era quello di ridurre il numero di disoccupati di lunga data e volontari e nel frattempo colpire il lavoro nero. A ottobre i disoccupati erano 496.762, vale a dire l’8,5 per cento della popolazione attiva. Secondo il quotidiano, con il loro verdetto i giudici costituzionali
hanno assimilato il trattamento riservato dalle autorità ai disoccupati ai lavori forzati. Le persone erano costrette a lavorare senza uno stipendio e spesso indossando una divisa simile a quella dei condannati a pene sostitutive, il che costituisce chiaramente un attacco alla loro dignità . Secondo i giudici è inaccettabile, considerando che si tratta di persone che hanno lavorato per anni o decenni. Inoltre gli impieghi erano assegnati a discrezione delle autorità .
Il verdetto della Corte costituzionale arriva in un momento segnato dalle polemiche su un’altra importante riforma, quella che permetterà di eleggere direttamente il presidente della repubblica. Secondo Lidové Noviny[1] i cechi sono una “nazione di manipolatori dilettanti della costituzione”.
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