Primarie, sfida a cinque oggi in tv il centrosinistra alla volata finale

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ROMA — I consigli si sprecano. Ma c’è poco “american style” nell’allenamento degli sfidanti per l’X Factor del centrosinistra. Niente sparring partner, i cinque i candidati alle primarie hanno trascorso la vigilia macinando chilometri, mantenendo gli appuntamenti di campagna elettorale, i dibattiti. Gli outsider Laura Puppato e Bruno Tabacci sanno di non doversi fare intimidire dal confronto tv – stasera ore 20.30 su SkyTg24 – nel teatro milanese dove appunto si registra “X Factor”. A concedersi qualche ora di “ritiro”( a casa, a Piacenza) è il favorito, Pierluigi Bersani. Favorito e ideatore di quello che sta accadendo nel centrosinistra. Perché le primarie aperte di coalizione le ha volute lui, il segretario del Pd. E del duello tv dice: «È un altro elemento di attenzione, di calamita verso il centrosinistra». Un pranzo con il portavoce, Stefano Di Traglia, per fare il punto; i suggerimenti dello storico Miguel Gotor. La strategia di Bersani mantiene due bussole: puntare sui temi concreti, fisco, occupazione, costi della politica, moralità  e diritti. Sapendo che la posta in gioco sta in una domanda-clou: «A chi affideresti le chiavi di una casa pericolante, l’Italia, che va rimessa in sesto?».
Avrà  però di fronte un inedito Matteo Renzi, al quale è stato consigliato di rottamare la “rottamazione”. Lo sfidante Renzi parlerà  di rinnovamento, sta pensando di presentarsi in giacca e cravatta, non obamianamente in maniche di camicia. Prenderà  il treno oggi da Firenze a Milano, dopo una sosta nel suo ufficio di sindaco. E in treno – connesso con Marco Agnoletti, Luigi De Siervo, Giuliano da Empoli e lo staff – studierà  le mosse d’attacco. Con Bersani si sentono spesso. Tutti i candidati sono d’accordo su un fatto: niente colpi bassi, liti da cortile. Perché è la prima volta che il centrosinistra gioca per candidarsi al governo offrendo lo spettacolo delle sue diverse “anime” a confronto in tv. Renzi per la verità  avrebbe preferito la Rai (da Fazio), ma Bersani ha insistito per Sky.
Nichi Vendola, il “leader rosso”, ne avrebbe voluto più d’uno di confronto, pur convinto che «rischia sempre di essere un po’ civettuola» la performance tv. I vendoliani attaccano: «I renziani si rammaricano di un solo confronto? Lacrime di coccodrillo». Con chi si è allenato Nichi? «Con gli operai delle acciaierie di Piombino, con la coop di disabili di Sanremo…». Poi riunioni con i comunicatori di Proforma; con Paolo Fedeli, con Nicola Fratojanni. Alle 7,45 all’autogrill tra Empoli e Pisa ieri, discussione con alcuni impiegati e un piccolo imprenditore. Ecco, l’allenamento.
Lo stesso di Laura Puppato, che si è concessa solo una sosta a Bologna per una festa in famiglia, e poi via con gli appuntamenti. «Sono un po’ stanca, forse la tensione. Sarà  quel che Dio vorrà ». Cattolica, ha nei diritti civili e nell’ambiente le sue parole d’ordine. Così come del tutto disinvolto davanti alla tv, è Bruno Tabacci, politico di lungo corso. La novità  è che ci sarà  un pre-partita (nel programma della Saluzzi) e un post partita, un “fact checking”, cioé il giudizio sul duello. Ciascun candidato porterà  70 sostenitori. Farà  le domande Gianluca Semprini (più cinque domande incrociate); parterre anche di ospiti illustri (ci sarà  il sindaco Pisapia). Due ore in tutto. Ultimo sms ai candidati da Sky: muoversi per tempo, perché c’è Gigi D’Alessio in concerto lì vicino.


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