Primarie fuori format e la politica respira

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E’ il segno diverso e il senso positivo, davanti alle telecamere di Sky, del confronto dei cinque candidati alle primarie del centrosinistra in onda ieri sera. Senza la rissa continua dei talk-show, anche i politici che in tv stanno tutti i giorni (Renzi, Bersani, Vendola..) hanno offerto al telespettatore un’immagine persino fresca e coinvolgente del dibattito pubblico. Tanto che alla prima pausa pubblicitaria, nessuno aveva chiesto il diritto di replica pure previsto dall’impianto del confronto.
Il narcisismo è stato tenuto a freno dall’impegno necessario a dare risposte chiare e brevi. La sceneggiata della polemica a tutti i costi è stata controllata perché l’applauso era finalmente sollecitato dall’efficacia nell’esposizione dei contenuti. E in un momento di pessima reputazione e nessuna attenzione dei cittadini per i politici è un buon risultato. Anche se gli organizzatori avrebbero forse fatto meglio a evitare le tifoserie nel grande studio (ricordavano troppo l’applausometro di X-Factor, il talent-show in onda nello stesso studio).
E, soprattutto, i protagonisti dell’inedita sfida delle primarie del centrosinistra hanno comunicato un’idea seria e positiva della battaglia politica in corso in questa parte dello schieramento politico nazionale.


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