L’orario dei professori non si allunga Monti: stop inaccettabile sui fondi Ue

by Sergio Segio | 12 Novembre 2012 7:50

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ROMA — L’orario dei professori torna a 18 ore. La commissione Bilancio della Camera ieri ha votato un emendamento del ministro Francesco Profumo (Istruzione) alla legge di Stabilità  che ripristina l’attuale tempo di lavoro e copre i minori risparmi attraverso una serie di tagli selettivi per più di 100 milioni.
Torna in discussione invece la questione degli esodati dopo i rilievi della Ragioneria sulle coperture individuate dalla maggioranza. Mentre nella notte è stata affrontata la costituzione del fondo taglia-tasse già  nel 2013, alimentato con i proventi dell’evasione fiscale e del calo dello spread, e del cosiddetto «fondo Giavazzi», per finanziare il credito d’imposta in favore della ricerca per le Pmi che utilizzeranno le università . Oggi sarà  affrontato il pacchetto principale, quello fiscale la cui composizione va precisandosi in vista dell’approdo in aula della legge previsto per domani. Nel frattempo il premier Mario Monti ieri è intervenuto sul blocco dei fondi Ue da 670 milioni per il terremoto in Emilia-Romagna da parte da Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna. Il premier ha chiamato il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso e ha definito l’iniziativa dei cinque «inaccettabile». In parallelo, proseguono i negoziati per l’approvazione della legge di Stabilità .
Il dossier scuola
Tornando all’orario degli insegnanti, l’emendamento Profumo recupera le coperture per 1,8 milioni dal taglio dei distacchi sindacali e dei comandi dei docenti del personale scolastico al ministero e ad altri enti; per 6 milioni dalla dismissione dell’immobile di piazzale Kennedy, a Roma, utilizzato come sede del ministero dell’Università  prima dell’accorpamento con il ministero dell’Istruzione; per 20 milioni dai tagli per i bandi dei fondi First e Trin; per 30 milioni dai tagli sul progetto Smart City nel centro-nord; per 47,5 milioni dal fondo per il miglioramento dell’offerta formativa «senza pregiudicare l’offerta» e da un fondo alimentato nel passato dagli accantonamenti di risorse derivanti da vecchi tagli. «È stata fatta un’operazione estremamente importante in un momento di grandissima difficoltà » ha detto Profumo. La soluzione è «soddisfacente» anche per il sottosegretario al Tesoro, Gianfranco Polillo.
Il nodo prepensionati
Slitta a stamattina invece la soluzione della vicenda degli esodati, dopo che la Ragioneria ha criticato le coperture trovate dai relatori di maggioranza. Coperture che sono state bocciate anche dal leader leghista Roberto Maroni («Non è risolvere il problema ma è prendere per i fondelli quelli che loro hanno messo in mezzo a una strada») e da quello dell’Idv, Antonio Di Pietro, secondo cui «ci troviamo di fronte a un raggiro, a una bufala gigantesca».
«Siamo soddisfatti del lavoro che si sta svolgendo in commissione Bilancio: ora chiediamo al governo uno sforzo ulteriore per rendere la legge di Stabilità  ancora più equa» afferma il capogruppo Udc alla Camera, Gianluca Galletti. «Bisogna rifinanziare — afferma Galletti — il fondo per la non autosufficienza e quello per le politiche sociali, vincolando una parte di quest’ultimo ai malati di Sla. È necessario poi intervenire per riconoscere la specificità  delle forze armate e delle forze dell’ordine. Infine occorre introdurre deroghe al patto di stabilità  per i Comuni». Già  ieri notte in commissione si è discusso di come utilizzare il Fondo sociale da 900 milioni messo a disposizione dal governo.
Il pacchetto Fisco
È stato approvato ieri l’emendamento che taglia di 30 milioni i fondi per i patronati, ma solo per il 2013. Poi è prevista una riforma che dovrà  dare, dal 2014 in poi, gli stessi risparmi. Gli emendamenti del cosiddetto pacchetto fiscale, che tolgono lo sconto Irpef, riducono l’aggravio Irap e eliminano le penalizzazioni sulle detrazioni saranno discusse oggi. Ma la maggioranza ha raggiunto un accordo di massima sul fatto che ci saranno maggiori detrazioni per i figli a carico nel 2013, poi risorse per la riduzione dell’Irap e ulteriori fondi per la detassazione del salario di produttività  (già  comunque finanziato per il prossimo anno) dal 2014. Quanto alla relazione Giavazzi, il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo ha detto: «Il documento non è mai stato consegnato al Parlamento e credo neanche al ministero dell’Economia. Lo abbiamo appreso leggendolo dai giornali».

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