by Sergio Segio | 29 Novembre 2012 7:35
Su questo non ha ancora trovato una quadra la task force tecnica dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, alle prese con il decreto sull’Ilva. Un testo definitivo non c’è: ieri Clini ha escluso la possibilità che venga nominato un commissario straordinario per evitare il ripetersi di altre esperienze risultate negative. «Non ce n’è bisogno — ha detto il ministro —. Quello che vogliamo è l’applicazione piena della legge. Non dobbiamo inventarci cose strane. Il decreto del governo dovrà ribadire i contenuti dell’Aia (autorizzazione ambientale, ndr)».
Non così la pensano al ministero di Corrado Passera, dove sono convinti che l’attuazione delle misure vada costantemente vigilata e stimolata con un custode, un commissario o un comitato. Così, in una delle bozze circolate ieri sera, ecco spuntare un «Comitato di Alta garanzia» presieduto dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Il testo recita: «L’Ilva è obbligata ad adottare misure di urgenza e di tempestiva attuazione per il raggiungimento dei fini di tutela sanitaria e ambientale di cui al decreto di sequestro preventivo del Gip» del 22 novembre, «come individuate dal Comitato di Alta Garanzia» presieduto dal ministro dell’Ambiente, che viene istituito dal momento dell’entrata in vigore del decreto, e come «successivamente dallo stesso implementate e aggiornate».
A queste condizioni «è in ogni caso autorizzata la prosecuzione dell’attività nello stabilimento della società Ilva di Taranto», salvo «che sia riscontrata l’inosservanza anche di una sola della prescrizioni impartite nel provvedimento stesso». La bozza prosegue stabilendo che, in caso di inadempienza, l’impresa «ne risponde ai sensi dell’articolo 650 del codice penale», che prevede l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda.
Oggi sarà Monti ad accogliere azienda e sindacati, insieme con Clini, Passera e i ministri Elsa Fornero (Lavoro) e Renato Balduzzi (Salute). Sono invitati il presidente di Confindustria e i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Oltre al governatore pugliese, Nichi Vendola, al presidente della Provincia e al sindaco di Taranto, ai parlamentari pugliesi Nicola Latorre (Pd), Raffaele Fitto (Pdl) e Salvatore Ruggeri (Udc).
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