La Germania rallenta e si preoccupa per i conti francesi

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Piuttosto, le preoccupazioni dei tedeschi, banche e industriali, e in particolare del ministro alle Finanze Wolfgang Schà¤uble, si concentrano sulla salute dell’economia e dei conti pubblici francesi. E sulla mancanza di un’azione adeguata di Parigi sul fronte delle riforme, e soprattutto di quella del lavoro, con le 35 ore settimanali rimaste finora intoccate dai progetti del presidente Franà§ois Hollande. Tutti fattori che potrebbero agire da boomerang per la Germania e per il resto di Eurolandia. Infatti ieri, alle stime della Commissione sul deficit — il 3,5% per il 2013-14, ben oltre l’obiettivo — si è aggiunto il crollo — pari al 2,7% — della produzione industriale francese. E non è certo un caso se ieri, il settimanale Die Zeit ha riportato l’indiscrezione che Schà¤uble ha domandato ai «saggi» economisti, consulenti del governo di Angela Merkel, di lavorare a un «progetto di riforma» per aiutare la Francia a ritrovare il cammino della crescita e della competitività . D’altra parte, dopo il «no comment» del ministero, il capo dei saggi Wolfgang Franz ha detto che la notizia «è falsa», e che Schà¤uble non può chiedere uno studio su un Paese straniero. Comunque sia, recentemente, i «saggi» si erano preoccupati per l’economia francese, avanzando dubbi sull’adeguatezza dei provvedimenti introdotti. E sostenendo che «il problema maggiore al momento nella zona dell’euro non è più la Grecia, la Spagna o l’Italia, bensì la Francia, perché non ha intrapreso nulla per rafforzare di nuovo la sua competitività  e anzi, si muove nella direzione opposta». Aria di nuove tensioni fra Berlino e Parigi, insomma.
Marika de Feo


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