by Sergio Segio | 21 Novembre 2012 15:50
Lo stesso Larijani, secondo l’agenzia iraniana Fars, ha inoltre esortato i paesi arabi a fare altrettanto. “Sono onorato di poter affermare che il nostro sostegno alla Palestina ha un aspetto materiale e militare”, ha dichiarato Larijani, senza entrare in dettagli tecnici. E ancora: “I paesi arabi che si siedono ai tavoli della diplomazia devono sapere che la Palestina non ha bisogno di parole o incontri”.
Le affermazioni dell’Iran suonano ancora più minacciose oggi, dopo che un’esplosione su un autobus pubblico ha sconvolto Tel Aviv. La città israeliana è in preda al caos: la polizia sta dando la caccia agli attentatori e molte strade del centro sono bloccate. La deflagrazione è avvenuta nel centrale viale Shaul ha-Melech, poco lontano dal quartier generale dell’esercito israeliano.
Secondo le prime informazioni, l’esplosione sarebbe stata provocata da una bomba. La Bbc parla di 10 persone ferite[1], tre delle quali in modo grave. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, i feriti sarebbero circa 20. La polizia ha confermato che si è trattato di un attacco terroristico. Dopo circa mezz’ora dall’esplosione, gli agenti israeliani avevano fermato un uomo sospettato di essere l’attentatore. Poi però lo hanno rilasciato, proseguendo la caccia per le strade di Tel Aviv. Si cerca in particolare una donna che potrebbe essere in possesso di un secondo ordigno.
Il segretario di Stato americano Hillary Clinton,[5] intanto, ha iniziato fin dalle prime ore di questa mattina la sua missione diplomatica tra Israele, Egitto e Cisgiordania. L’amministrazione Obama sta giocando così la sua ultima carta per tentare di fermare le violenze a Gaza e nel sud di Israele, dopo che le speranze di tregua di ieri sera si sono rivelate – ancora una volta – effimere.
Cresce il bilancio delle vittime nella Striscia[6]: oltre 140 morti e 1.100 feriti, in maggioranza bambini, donne e anziani – i dati sono dell”Associazione medici di origine straniera in Italia e del Co-mai (Comunità del mondo arabo in Italia), in costante collegamento telefonico con il direttore generale della Mezzaluna rossa palestinese, Kalad Gjwda. Secondo il ministro della Salute di Gaza, solo oggi nei raid israeliani sono morti 11 palestinesi.
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