I 900 milioni che tutti vogliono: ecco le tre priorità del Welfare
ROMA – Ricostituzione del Fondo per le politiche sociali, rifinanziamento del Fondo sulla non autosufficienza e di quello destinato ai minori stranieri non accompagnati. Sono queste le priorità a cui il ministero delle Politiche sociali pensa di destinare i 900 milioni del Fondo per il sociale: un fondo che fa capo a Palazzo Chigi e che nell’accordo tra il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, e i relatori alla legge di stabilità , Renato Brunetta (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd). sarà ripartito in modo specifico e non indistinto ai diversi ambiti del sociale. “La ripartizione effettiva del Fondo è ancora in corso di contrattazione, gli incontri si stanno svolgendo in questi giorni– spiega il sottosegretario Maria Cecilia Guerra -. Ma la nostra idea è di un finanziamento su tre aspetti”.
In primo luogo la ricostituzione del Fondo per le politiche sociali, per dare “un segnale di attenzione a questi temi”, ma nella partita entra anche il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza, di cui una parte dovrà essere destinata alle persone con patologie molto gravi, tra cui malati di Sla. Infine una parte più esigua di risorse sarà destinata al Fondo per i minori stranieri non accompagnati. “Queste sono le nostre tre istanze, ma la dialettica è ancora aperta tra Parlamento e Governo – continua Guerra – e ci sono le esigenze anche degli altri ministeri, come il Miur o il ministero della Coesione territoriale”.
Guerra puntualizza, inoltre, che la nuova social card non verrà incardinata nella Legge di stabilità , come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa. Potrebbe, invece, rientrare nella discussione sulla Legge di stabilità il rifinanziamento della vecchia social card, voluta da Tremonti. “In questa occasione si è parlato della possibilità di rifinanziare la social card tradizionale, il cui fondo si sta esaurendo – spiega – in questo caso si farà una ricognizione col ministero dell’Economia, e presumibilmente verranno chieste risorse aggiuntive non credo che possa rientrare nei 900 milioni previsti dal Fondo, ma per ora è ancora un’ipotesi al vaglio”. (ec)
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