Fondi per gli esodati, più detrazioni per i figli
ROMA – I fondi per gli esodati, un miliardo di euro nel 2013 per le famiglie, con l’aumento delle detrazioni per i familiari a carico e, nel 2014, gli sgravi Irap per le imprese. A poche ore dall’arrivo nell’aula della Camera, governo e maggioranza hanno definito le ultime modifiche alla legge di Stabilità . Ieri, in Commissione Bilancio, sono stati approvati gli emendamenti che risolvono il problema degli esodati, con un ulteriore stanziamento di 554 milioni di euro, e creano due fondi per la riduzione delle tasse alle imprese e ai cittadini, che potranno essere manovrati già nel 2013. E, d’accordo con il governo, i relatori presenteranno oggi la nuova versione del pacchetto fiscale.
La Commissione avrà tempo per i subemendamenti fino a domani, poi la manovra passerà giovedì nell’aula di Montecitorio, dove è atteso l’intervento conclusivo del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Il giorno dopo è previsto lo scrutinio, con la richiesta del voto di fiducia ormai data per certa. All’inizio della prossima settimana la legge di Stabilità passerà al Senato, dove bisognerà verificare la blindatura imposta dal Governo: difficile che i senatori rinuncino a dire la loro, tanto più che su alcuni capitoli “sensibili”, come i fondi per il comparto sicurezza, la maggioranza non ha ancora ottenuto risposte dall’esecutivo.
La copertura per garantire il pensionamento agli esodati con le vecchie regole arriverà , oltre che da eventuali risparmi sugli stanziamenti esistenti (9 miliardi), da una clausola di salvaguardia che mette in ballo le pensioni superiori a sei volte il minimo. Dalla loro mancata indicizzazione, se necessario, arriveranno 554 milioni entro il 2020.
La manovra fiscale, invece, viene quasi interamente riscritta rispetto al testo presentato dal governo. Salta il taglio di un punto delle aliquote Irpef sui primi due scaglioni di reddito, ma spariscono anche tetti e franchigie su deduzioni e detrazioni, mentre l’aumento dell’Iva sarà limitato alla sola aliquota ordinaria del 21%. Le risorse che verranno liberate per il 2013, un miliardo, saranno girate alle famiglie. Le detrazioni per i figli a carico passerebbero da 800 a 900 euro a figlio e da 900 a 1080 euro se hanno meno di tre anni. Per le imprese nel 2014 si profila un taglio Irap da 1,2 miliardi con l’aumento delle deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato da 4.600 a 7.500 euro (al Sud da 9.200 a 15.000 euro) e dei giovani da 10.600 a 13.500 euro (da 15.200 a 21.000 euro al Sud). È poi differita l’imposta sugli immobili e le attività finanziarie detenute all’estero: i versamenti effettuati quest’anno e riferiti al 2011 saranno considerati acconti per il 2012.
La Commissione Bilancio ha deciso anche l’avvio del famoso Fondo Tremonti per la riduzione delle tasse, che potrà operare già dal 2013. Sarà alimentato dalle entrate maggiori delle previsioni, dall’eventuale minor spesa per gli interessi sui titoli di Stato, ma anche dalla riduzione delle agevolazioni fiscali. Sarà il Def, a primavera, a stabilire l’entità delle somme che potranno essere redistribuite per contenere «gli oneri fiscali gravanti sulle famiglie e sulle imprese». La revisione degli incentivi alle imprese affidata a Francesco Giavazzi farà invece affluire le risorse in un fondo specifico per finanziare la ricerca con il credito d’imposta.
Ieri è stato finalizzato anche il cosiddetto “Fondone” di Palazzo Chigi da 900 milioni: 300 andranno alle politiche sociali, 200 ai non autosufficienti, 35 a L’Aquila, 50 alle borse di studio statali, 40 per le calamità naturali in varie zone del paese. Gli emendamenti sul pacchetto fiscale attesi per oggi modificano leggermente anche l’impianto della Tobin Tax sulle transazioni finanziarie.
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