Ecstasy e amfetamine: consumo in lieve aumento ma ancora minoritario
ROMA – Ecstasy e amfetamine: in lieve aumento in Europa il numero di consumatori negli ultimi quattro anni. È quanto emerge dai dati relativi alla Relazione annuale 2012 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) presentata questa mattina a Lisbona, confrontati con le relazioni precedenti. Secondo l’ultimo report sono circa 11,5 milioni gli europei (il 3,4 per cento della popolazione adulta europea di età compresa tra 15 e 64 anni) che hanno provato l’ecstasy una volta nella vita (contro i 10 del 2009) e circa 2 milioni nell’ultimo anno. Circa 13 milioni (3,8 per cento della popolazione adulta europea) invece i consumatori di amfetamine almeno una volta nella vita, mentre nella relazione 2009 erano 12 milioni. “Tra il 2005 e il 2010 – spiega la relazione – il consumo di amfetamine nell’ultimo anno è rimasto relativamente basso e stabile fra la popolazione della maggior parte dei paesi europei, con livelli di prevalenza inferiori al 3 per cento per quasi tutti i paesi dichiaranti”.
Secondo l’Osservatorio, nonostante i dati dimostrino una certa stabilità nell’uso di queste sostanze, ci sono nomi noti che ritornano, come l’Mdma, che secondo l’Osservatorio sta tornando di moda. “Questa tendenza segue una ridotta disponibilità di Mdma negli ultimi anni, durante i quali le compresse vendute come “ecstasy” spesso contenevano in realtà altre sostanze. Il calo della produzione di Mdma è stato collegato al successo delle misure adottate per limitare la deviazione di Pmk, il prodotto chimico precursore necessario per fabbricarla, ma i produttori stanno adesso trovando prodotti chimici alternativi per la produzione di Mdma. Sebbene il contenuto di pasticche vendute come “ecstasy” resti vario, polveri e compresse contenenti alte dosi di Mdma sembrano essere sempre più diffuse”.
A farsi strada, spiega l’Osservatorio, anche la metamfetamina. “I dati sui sequestri pubblicati oggi indicano che la produzione sta aumentando progressivamente e che la metamfetamina si sta facendo ulteriormente strada nel mercato delle sostanze stimolanti in Europa – spiega l’Osservatorio -. Tra il 2005 e il 2010, la quantità di metamfetamina sequestrata in Europa (25 paesi UE) è passata da circa 100 kg a circa 600 kg. Nel frattempo, il numero di sequestri di metamfetamina è più che triplicato in questo periodo, passando da circa 2.200 a circa 7.300”. (ga)
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