Dalle «acampadas» a Zuccotti Park

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Il primo libro che pubblico negli Stati Uniti fu «City, Class and Power» (MacMillan, St. Martins Press), cui seguì «The Economic Crisis and American Society» (Princeton University Press). È però del 1980 il primo libro dove lo studioso affrontò il legame tra i movimenti sociali e i movimenti sociali («The City and the Grassroots: A Cross-cultural Theory of Urban Social Movements», University of California Press). È un testo che segna anche l’allontanamento di Castells dalle costellazione marxista a cui faceva riferimento.
Nel frattempo Castells comincia a lavorare con alcune organizzazioni sovranazionali, accumulando materiali sulle trasformazioni del capitalismo contemporaneo e di come tali mutamenti si riflettono sia nella formazione e diffusione dei movimenti sociali che nella struttura urbana. Il risultato di oltre dieci anni di lavoro di inchiesta e di elaborazioni dei dati è la trilogia sull’Era dell’informazione (i tre volumi sono stati pubblicati in Italia dalla Università  Bocconi editore con i titoli : «La nascita della società  in Rete», «Il potere dell’identità », «Volgere di millennio») . Una trilogia che viene indicata, a quasi venticinque anni di distanza, come una delle analisi più dettagliati del declino del capitalismo fordista e l’«avvento» di quello informazionale. Castells è sì convinto che le tecnologie informatiche hanno reso possibile il coordinamento di una produzione di merci diffusa nel pianeta, ma che la produzione e la gestione dell’informazione siano diventata la fonte di ricchezza del capitalismo. 
Ed è con questo spirito che lo studioso catalano avvia un nuovo progetto di ricerca. Il continente da scoprire è, questa volta, Internet. Anche in questo caso, Castells non si accontenta a descrivere la Galassia Internet (Feltrinelli), ma prova a interpretare il World wide web come la nuova frontiera del capitalismo informazionale. Anche in questo caso, i movimenti sociali svolgono un ruolo fondamentale in quanto «soggetti dell’innovazione». Argomento che torna nel libro scritto assieme al sociologo finlandese Pekka Himanen (L’etica hacker e lo spirito del capitalismo, Feltrinelli). Ma sarà  solo con l’inchiesta sulla convergenza tra informatica e telefonia (Mobile communication, Guerini Associati) e con Comunicazione e potere (Università  Bocconi editore) che Castells si pone il problema su come i movimenti sociali debbano essere interopretati dall’avvenuta simbiosi tra gli spazi pubblici della rete e quelli urbani.


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