Capitalismo addio La tecnica comanda su tutto il pianeta
Il deperimento è dovuto alla necessità che, quando quell’Apparato è autentico, il suo esser potenziato diventa lo scopo dell’agire e l’agire dei singoli si trova ad appartenere all’insieme dei mezzi che hanno il compito di realizzare tale scopo; e poiché ogni mezzo viene a logorarsi e a consumarsi proprio in quanto è mezzo per far incominciare e continuare a vivere lo scopo, ne viene che, in quanto mezzo per potenziare quell’Apparato, l’agire umano — cioè l’esser uomo — si logora, viene limitato, deperisce.
Tuttavia — si è appena affermato — l’autentico Apparato planetario della tecno-scienza non produce soltanto il deperimento dell’esser uomo, ma ne è anche l’inveramento supremo. Anche a questo Apparato compete infatti il carattere che sin dall’inizio della storia dell’uomo compete a ogni apparato: di essere ciò che, qualora il suo potenziamento sia assunto dagli individui come scopo supremo del loro agire — ed essi si dispongano come mezzi per la produzione di tale scopo —, consente un soddisfacimento dei loro bisogni, cioè una realizzazione del loro esser uomo, significativamente superiore al soddisfacimento che essi otterrebbero qualora assumessero come scopo supremo tale soddisfacimento, tentando di disporre come mezzo l’apparato nel cui contesto essi si trovano.
Ad esempio, se l’individuo può aver dapprima tentato di servirsi del clan, dello Stato, o di altra forma di apparato, per soddisfare i propri bisogni, è inevitabile che prima o poi si renda conto che il clan, lo Stato, o altra forma di apparato sono tanto più potenti, ossia tanto più capaci di soddisfare quei bisogni, quanto meno sono operanti come mezzi nelle mani dell’individuo; cioè sono tanto più potenti quanto più il loro potenziamento è assunto come scopo dell’agire dell’individuo. Sì che quest’ultimo si rende conto di trarre un maggior beneficio dal proprio disporsi come mezzo per potenziare il clan o lo Stato che dal proprio assumere come scopo il proprio beneficio riducendo alla funzione di mezzo l’apparato da cui tale scopo dovrebbe esser prodotto.
(Il che non esclude che l’apparato, ad esempio il Leviatano in quanto Stato totalitario, abbia ad acquistare una potenza così esorbitante da ridurre o addirittura annullare il beneficio significativamente superiore che essa dovrebbe apportare agli individui — che in questa congiuntura tenderanno ad assumere come scopo una forma di Stato meno oppressiva, ad esempio questa democratica, il cui potenziamento renda di nuovo per essi appetibile il suo esser assunta come scopo del loro agire).
E che il maggior soddisfacimento dei bisogni, che cioè il maggior beneficio per l’uomo sia dato dal carattere di ogni apparato — ossia dalla situazione in cui lo scopo supremo dell’agire non è tale soddisfacimento e beneficio, ma il potenziamento dell’autentico Apparato della tecno-scienza — significa che, assumendo come scopo questo potenziamento, il logoramento e deperimento dell’uomo sono significativamente inferiori a quelli che si producono quando lo scopo supremo dell’agire è, invece, proprio il soddisfacimento dei bisogni e il beneficio dell’uomo.
In altri termini, il carattere ora indicato, che compete a ogni apparato nel cui contesto l’uomo si trova ad agire, è l’inevitabilità del processo dove il potenziamento di ciò che inizialmente può sembrare pre-parato, pre-disposto, ad-paratum per ottenere come scopo qualcosa d’altro da sé, cioè il soddisfacimento dei bisogni umani, è tuttavia destinato a essere o a diventare esso lo scopo di ogni predisporre, quei bisogni essendo soddisfatti in misura significativamente superiore da questo rovesciamento.
Appunto per tale carattere si è detto che l’Apparato planetario della tecno-scienza è il supremo inveramento dell’esser uomo.
E non solo per questo carattere, ma anche, come ho rilevato in altre occasioni, perché quanto al suo significato fondamentale l’esser uomo è sempre stato inteso, lungo la sua storia, come un essere tecnico, ossia come una forza capace di predisporre mezzi per realizzare scopi: quanto al suo significato fondamentale, si sta dicendo, ossia quanto al significato comune che è sotteso ai diversi e anche contrastanti significati secondo i quali l’esser uomo è stato via via interpretato (e che a volte, come ad esempio nel caso dell’uomo mistico, sembrano irriducibili all’uomo tecnico).
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