Cancellieri apre all’arresto differito

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Parla al Senato Anna Maria Cancellieri e afferma: «Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la situazione economica è difficile. Sulle possibili emergenze legate all’ordine pubblico c’è grande preoccupazione da mesi». La titolare del Viminale mette in guardia e poi propone anche una possibile soluzione: arresto differito per i manifestanti violenti, come avviene per i tifosi.
La «ricetta» non è nuova. Già  il suo predecessore Roberto Maroni — dopo gli scontri del 15 ottobre dell’anno scorso durante il corteo degli «indignati» — aveva ipotizzato di poter consentire l’identificazione dei teppisti attraverso i filmati entro 48 ore come se avvenisse in flagranza di reato. L’ufficio legislativo aveva avviato lo studio, ma poi non se n’era fatto nulla. Ora si apre una nuova possibilità . «L’arresto differito — spiega il ministro — è uno strumento molto efficace: è una soluzione, anche se parziale, al problema dell’ordine pubblico nel corso delle manifestazioni con persone che intervengono con caschi o passamontagna, che io intendo portare avanti».
Molto meno probabile che si possa arrivare a una sorta di «Daspo», il divieto di manifestare perché, come riconosce la stessa Cancellieri che pure nei giorni scorsi non lo aveva escluso, «ci sono degli aspetti costituzionali che dobbiamo chiarire». Una cosa ci tiene invece a sottolinearla, soprattutto dopo la minaccia di alcuni sindacati di polizia di «metterci tutti in ferie il giorno della manifestazione visto che né il ministro né il capo della polizia ci tutelano»: «Abbiamo un rispetto autentico e vero per le forze dell’ordine — afferma il ministro —, non consentiamo ombre. Vogliamo conoscere i fatti e questo va proprio nel loro interesse visto che hanno sempre dato prova di grande dedizione. Se qualcuno ha sbagliato pagherà , ma chi ha fatto bene sarà  premiato».


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